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La Camera Penale di Cosenza si schiera contro l’articolo 15 del decreto-legge sulla sicurezza recentemente approvato dal Governo, rinominato ironicamente “Decreto Erode” dagli stessi avvocati penalisti per la gravità delle misure introdotte a discapito di donne incinte, madri e minori.
In una lettera aperta indirizzata ai deputati e senatori eletti in Calabria, gli avvocati sottolineano che il decreto prevede l’abrogazione del rinvio obbligatorio della pena per le donne incinte o con figli piccoli, sostituendolo con un rinvio facoltativo, derogabile in caso di pericolo di recidiva. Inoltre, introduce la custodia cautelare negli istituti di custodia attenuata per le donne incinte e per le mamme con bambini sotto l’anno di età.
«Queste norme – si legge nell’appello – violano gravemente la Costituzione italiana, che protegge la maternità e l’infanzia, e la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Si tratta di una misura che contrasta palesemente con il superiore interesse del minore e il diritto del bambino di vivere con i propri genitori».
L’appello ai parlamentari calabresi
La Camera Penale di Cosenza invita direttamente gli onorevoli eletti nella Regione Calabria – Alfredo Antoniozzi (FdI), Giovanni Arruzzolo (FI), Vittoria Baldino (M5S), Francesco Cannizzaro (FI), Domenico Furgiuele (Lega), Wanda Ferro (FdI), Andrea Gentile (FI), Nicola Irto (PD), Simona Loizzo (Lega), Giuseppe Mangialavori (FI), Tilde Minasi (Lega), Mario Occhiuto (FI), Anna Laura Orrico (M5S), Fausto Orsomarso (FdI), Ernesto Rapani (FdI), Eugenia Roccella (FdI), Roberto Scarpinato (M5S), Nico Stumpo (PD) e Riccardo Tucci (M5S) – a opporsi con forza alla conversione in legge del decreto.
«Non rendetevi complici di una barbarie – affermano i penalisti cosentini –. I diritti della natalità, della maternità e della tutela dei minori devono essere difesi e non possono essere sacrificati sull’altare della sicurezza».
La lettera porta la firma del presidente della Camera Penale di Cosenza, Roberto Le Pera, e del segretario Gabriele Posteraro, unitamente ai membri del direttivo Alessandra Adamo, Valentina Spizzirri, Domenico Caputo, Angelo Nicotera, Pietro Sammarco, Sergio Sangiovanni e Francesco Santelli.