Insieme per Pino. Non era solo il titolo non scritto del concerto. Era un abbraccio. Una vibrazione collettiva, partita dalle corde di sei artisti e arrivata dritta ai cuori di chi ha riempito ogni posto disponibile del Duomo di Cosenza. Tutto esaurito. Come certe emozioni che non puoi contenere.

La Fondazione Lilli Funaro ha trasformato l’arte in gesto, la memoria in speranza. Sul palco, guidati da un filo invisibile che legava Napoli al cuore della Calabria, si sono alternati Sasà Calabrese, Dario De Luca, Daniele Moraca, Francesco Montebello, Roberto Musolino: cantautori, fratelli, narratori di un sentimento profondo.

A dare un tocco internazionale, lo special guest Eric Daniel, sassofonista jazz tra i più apprezzati al mondo. Con il suo fiato ha riempito la cattedrale di un’eco calda, avvolgente, che sembrava parlare direttamente all’anima di Pino. E a ognuno dei presenti.

Le note non erano solo musica: erano narrazione. Un racconto intenso della vita e dell’anima di Pino Daniele, il poeta del Mediterraneo, colui che ci ha insegnato che la musica può essere radice, denuncia, carezza e rabbia. Che può essere memoria. Che può salvare.

Venerdì sera, nel silenzio sospeso e negli applausi infiniti, Pino era lì. Non solo nelle canzoni, ma nei respiri condivisi, negli occhi lucidi, nei sorrisi grati. I suoi brani più profondi hanno coinvolto la vasta platea che ha partecipato attivamente. Il tutto nel ricordo di Lilli Funaro, che nessuno ha mai dimenticato.