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di Alessandra Bruno
Venerdi 23 maggio, presso la sala convegni dell’Ospedale di Castrovillari, si è tenuto l’incontro “Il tempo della cura integrata- Un dialogo sul tempo come risorsa tra medicina e yoga”. Si tratta dell’undicesimo incontro su dodici del programma pilota “Aperitivi Energetici”, parte del progetto educativo YOGAMATI BenEssere MAC, che unisce medicina, yoga, arte e scienza per promuovere benessere integrato e consapevolezza.
Fondatrice del metodo YOGAMATI è la dottoressa Maria Antonietta Crescente, insegnante e artista che ha dato vita al progetto madre costruito sui tre percorsi dell’essere: Mente, Corpo e Anima. Accessibile a tutte le età, il metodo YOGAMATI ha l’obiettivo di promuovere salute integrata, educazione alla presenza, coesione comunitaria e trasformazione sociale. Hanno partecipato all’incontro professionisti della salute, ricercatori e facilitatori del metodo YOGAMATI.
Un incontro rivoluzionario perché questo nasce da un’esigenza attuale e profonda: quella di rimettere al centro del processo terapeutico non solo il corpo, ma l’intero essere umano. Rivoluzione, dunque, nel prendersi cura del malessere del corpo, delle ansietà, delle frustrazioni; prendersi cura della propria esistenza. Vera sperimentazione come estrinsecazione di una forma di umanità che esprime l’esigenza di partecipare a forme nuove di aggregazione sociale per uno scopo che ridia una speranza fondata e operativa.
Questa conferenza non solo ha reso possibile l’apertura di un dialogo tra approccio medico e pratiche olistiche nella gestione della fibromialgia, ma ha consentito anche di gettare le basi per una ricerca clinica concreta sul valore dello yoga come terapia di supporto. L’incontro inizia con i saluti istituzionali del Dr. Nicola Di Gerio, vicesindaco di Castrovillari, il quale ha mostrato sin da subito grande curiosità per le iniziative del progetto e interesse affinché le discipline oggetto dell’incontro siano condivise anche nelle scuole.
Segue l’intervento del Dr. Giuseppe Varcasia, Dir. F.F. Medicina Interna e Reumatologia dell’Ospedale civile “Ferrari” di Castrovillari con la sua relazione clinica “Il tempo nella cura reumatologica e il ruolo dello yoga come terapia di supporto”. «Il corpo non si può curare se non si cura la mente. Bisogna considerare la persona, non l’ammalato, perché è la persona nel suo insieme che deve essere aiutata a superare un determinato periodo particolare della sua vita. La fibromialgia è una malattia che altera profondamente le relazioni con il prossimo».
«È stato necessario standardizzare le cure, in modo tale che codificando i trattamenti si possa migliore la performance. Lo yoga, più che essere considerato una terapia di supporto, diventa parte integrante della terapia: i due trattamenti, quello non farmacologico e quello farmacologico, sono sullo stesso piano. Anzi, prima dei farmaci ci sono una serie di prescrizioni fra cui, appunto, lo yoga. Una terapia integrante, non c’è possibilità di scindere le due cose».
A seguire, con l’intervento della dottoressa Maria Antonietta Crescente, si passa ad una dimensione più sottile della cura, quella del tempo interiore, come invito ad ascoltarci e a guarire. «Il progetto è cresciuto e dopo due anni, l’anno scorso nasce il progetto figlio Aperitivi Energetici: abbiamo bisogno di energia per vivere, un’energia che porta amore, perché senza amore non si va da nessuna parte. Sono colpita dal coraggio del Dott. Varcasia che sposta i confini fra visibile e invisibile, due dimensioni che convivono dentro di noi: la parte visibile è quella chiara, che mostriamo, quella invisibile è quella che ancora non ha voce perché viviamo fuori sincronizzazione».
Come continua a spiegare la sua fondatrice, il programma Aperitivi Energetici è nato da una domanda “come mai se abbiamo la possibilità di nascere sani poi ci ammaliamo?” Il tempo dell’ascolto profondo esiste e questo tempo è quello in cui il sentire diventa sentimento, in cui le emozioni trovano posto senza essere giudicate. Il tempo che cura perché non divide ma integra. Il programma esperienziale itinerante Apertivi Energetici si è radicato nel territorio ed ha coinvolto scuole, comunità, famiglie, istituzioni e oggi anche l’ospedale.
Coinvolgenti ed emozionanti le testimonianze delle allieve della scuola MAC e quella scritta di Cristina Horvath, psicologa, sessuologa ed esperta del Metodo Yuen, che da anni si occupa di benessere energetico attraverso il Metodo Yuen, una disciplina che unisce l’antica conoscenza Shaolin con la medicina occidentale moderna, la fisica quantistica e le neuroscienze. In questi anni Cristina Horvath ha accompagnato tante persone nel loro processo di guarigione e cambiamento.
Presente al tavolo dei relatori anche il Dr. Raffaele Cirone, in rappresentanza dell’ASP. «Ho avuto all’inizio della mia carriera un’esperienza in Africa, dove ho conosciuto dei guaritori tradizionali, fra cui uno che era un’importante autorità anche religiosa che mi spiegò come la prima medicina per l’uomo è l’essere umano stesso. È importante aprirsi a queste discipline attraverso tutte quelle componenti della società che riescono a creare osmosi con le istituzioni affinché si possa collaborare in modo efficiente ed efficace».
Chi pratica lo yoga è animato da un forte impulso di ricerca, ma anche da un’esigenza di concretezza e sperimentazione interiore. Anche la spiritualità è un fenomeno storico, come l’arte, che ha un linguaggio che cambia con la storia. E come ricorda Gerard Blitz, noi viviamo in un’epoca di automatizzazione, in una velocità comunicativa che influisce sulla psiche delle persone spesso frantumandola. La conseguenza a volte è purtroppo la malattia.
Siamo all’interno di un processo di intelligenza artificiale dove si processano miliardi di informazioni al secondo, ma il mondo interiore possiede una sua realtà potente. E lavorare con il nostro mondo interiore in un periodo storico dove l’essere umano è considerato come un flusso di informazioni, inevitabilmente rivoluzionario ma soprattutto necessario.