Il Consiglio comunale, presieduto da Giuseppe Mazzuca, riunitosi nel pomeriggio di ieri nella sala delle adunanze di Palazzo dei Bruzi, ha approvato all’unanimità  la mozione bipartisan, presentata dal plenum dei consiglieri comunali, prima firmataria la consigliera Antonietta Cozza, a sostegno dell’istituzione stabile dello psicologo scolastico nel sistema educativo nazionale. E’ stato il secondo atto dopo quello relativo al riconoscimento dello Stato di Palestina.

Ad illustrarla, come detto, la prima firmataria Antonietta Cozza. Nella premessa, la consigliera ha sottolineato come «negli ultimi anni, la salute mentale degli studenti sia diventata una delle emergenze educative e sociali più pressanti. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, in Italia, quasi un adolescente su quattro manifesta sintomi riconducibili a disagio psichico, tra cui ansia, depressione, isolamento sociale e disturbi del sonno. Anche il Ministero della Salute afferma che il disagio psicologico tra i giovani è in crescita esponenziale: nel 2024 il numero di accessi ai servizi di salute mentale per adolescenti e giovani adulti è aumentato del 30%, evidenziando una carenza strutturale di  specialisti e risorse nel settore». 

Psicologo scolastico, il segnale lanciato dal senatore Occhiuto

«Inoltre, in uno studio condotto, in ambito accademico, dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, è stato rilevato che il 38% degli studenti universitari riporta livelli di stress elevati, legati a pressioni accademiche, incertezze lavorative e isolamento sociale. E a questo quadro – ha aggiunto Antonietta Cozza – non fa eccezione l’Università della Calabria  con un crescente numero di richieste di supporto psicologico tra gli studenti». Nella mozione illustrata da Antonietta Cozza si è fatto anche riferimento al fatto che la Regione Calabria ha annunciato un progetto pilota, che sarà presentato tra qualche giorno, il 9 giugno, alla Cittadella regionale e che prevede, a partire dal prossimo mese di settembre, l’assegnazione di psicologi alle scuole in proporzione al numero di alunni.

«Tuttavia – ha rimarcatola consigliera Cozza – l’assenza di una cornice normativa nazionale rende questi sforzi frammentari e non garantisce un accesso equo ai servizi su tutto il territorio e la mancanza di un supporto costante e strutturato può portare a conseguenze devastanti. Questa figura professionale è cruciale non solo per intercettare segnali di disagio, ma anche per contrastare fenomeni come il bullismo e il cyberbullismo, promuovere relazioni positive e favorire una cultura della salute mentale a partire dall’età scolare».

Leggi anche ⬇️

Quindi la consigliera Cozza ha, inoltre, sottolineato che «in numerosi Paesi europei, come Svezia e Finlandia, la figura dello psicologo scolastico è integrata in modo permanente nei sistemi educativi, portando a una significativa riduzione del disagio giovanile e a un miglioramento del rendimento scolastico, mentre in Italia, la mancanza di una normativa nazionale che disciplini in modo uniforme la presenza dello psicologo scolastico genera disparità tra Regioni e istituti, impedendo un accesso equo ai servizi di supporto. In considerazione del fatto – ha aggiunto Cozza – che il senatore Mario Occhiuto ha presentato un emendamento al Disegno di legge sulla salute mentale per l’introduzione stabile della figura dello psicologo scolastico e che è dovere delle istituzioni locali sostenere interventi che tutelino la salute mentale dei giovani, promuovendo ambienti scolastici inclusivi, sani e sicuri, il Consiglio Comunale di Cosenza si impegna:

  • A sollecitare il Governo e il Parlamento per l’approvazione in tempi rapidi del Ddl, al fine di garantire un servizio psicologico strutturato in tutte le scuole italiane;
  • A promuovere, in collaborazione con le istituzioni scolastiche e professionali del territorio, campagne di sensibilizzazione sulla salute mentale e sull’importanza della figura dello psicologo scolastico; 
  • A promuovere, d’intesa con l’Ufficio Scolastico Provinciale, l’ASP di Cosenza e l’Ordine degli Psicologi della Calabria, un progetto sperimentale per l’introduzione della figura dello psicologo scolastico nelle scuole primarie e secondarie di primo grado della città”.

Nell’illustrare gli impegni del civico consesso la consigliera comunale Antonietta Cozza ha inserito anche quelli, suggeriti rispettivamente da due emendamenti presentati dai consiglieri Alessandra Bresciani e Aldo Trecroci. Nel primo caso l’assemblea si impegna, dunque, a promuovere anche  l’inserimento della figura professionale dell’Arte Terapeuta, come parte integrante delle équipes scolastiche multidisciplinari, in sinergia con lo psicologo scolastico e gli altri professionisti dell’educazione.

Nel secondo caso, il consiglio comunale si impegna altresì a  prevedere la presenza della figura dell’educatore pedagogista nelle scuole «perché – ha spiegato Cozza – l’ambito di intervento, e anche di competenza, è differente e complementare rispetto a quello dello psicologo. Infatti l’educatore/pedagogista lavora nelle classi, in collaborazione con gli insegnanti osservando e indirizzando le azioni educative,  rivolte a gruppi di studenti e anche agli insegnanti stessi, che possono, con il suo supporto, individuare le strategie didattiche ed educative più favorevoli per creare dinamiche inclusive e propositive atte a favorire l’apprendimento e il clima disteso e partecipativo nelle classi».

Cozza ha concluso il suo intervento con unasua considerazione finale: «dietro ogni banco di scuola c’è una storia, un’emozione, una fragilità che spesso nessuno vede. Ci sono ragazzi che sorridono fuori e piangono dentro, giovani che si sentono soli anche in mezzo agli altri, studenti che ogni giorno combattono battaglie silenziose. Questa mozione nasce per loro. Per chi ha bisogno di essere ascoltato, compreso, aiutato. Perché ogni vita salvata, ogni mano tesa, ogni parola detta al momento giusto può fare la differenza. Lo psicologo scolastico non è un lusso, ma un atto d’amore. È la presenza discreta ma fondamentale che può trasformare la scuola in un luogo dove non si cresce solo con la mente, ma anche con il cuore».

Gli altri interventi sullo psicologo scolastico durante il Consiglio comunale di Cosenza

Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Ivana Lucanto, Giuseppe Ciacco,Aldo Trecroci e Giuseppe D’Ippolito. Ivana Lucanto ha sottolineato che «questa proposta non è solo necessaria, ma urgente. I nostri giovani vivono oggi sfide psicologiche e sociali senza precedenti. Che spesso non riescono a esprimere. L’adolescenza – ha proseguito Lucanto – è un periodo delicato. Da sempre. Ma oggi, i ragazzi affrontano pressioni che noi adulti spesso comprendiamo a fatica o non comprendiamo per nulla. Il cyberbullismo, l’ansia da prestazione, l’isolamento sociale, la crescente difficoltà nella gestione delle emozioni… sono problemi che possono segnare la crescita e il benessere dei nostri giovani».

«Pur apprezzando il grandissimo lavoro degli insegnanti – ha aggiunto ancora Ivana Lucanto – questi non possono sostituirsi a figure specializzate. Lo psicologo scolastico rappresenta, pertanto, un punto di riferimento per studenti, famiglie e personale della scuola. Aiuta a prevenire il disagio. Intercetta i primi segnali di sofferenza. Offre ascolto e supporto concreto e professionale. Bisogna costruire una scuola che sia un luogo sicuro, accogliente e attento al benessere di tutti. In molti Paesi europei lo psicologo scolastico è già una realtà, con risultati positivi sia sul rendimento che sulla serenità degli studenti. Lo psicologo scolastico è una necessità, non un lusso. La sua presenza quotidiana negli istituti è in grado di costruire relazioni di fiducia con gli studenti, i docenti e le famiglie».

Poi ha ricordato «con rispetto, la tragedia che poco tempo fa ha colpito l’ex sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, e la sua famiglia. La perdita del figlio, giovane psicologo ci ha profondamente addolorato e ci ha fatto riflettere ancora di più sull’importanza di non lasciare nessuno solo davanti al proprio dolore. Il disagio psicologico può colpire chiunque, anche chi si dedica con passione ad aiutare gli altri. Come Consiglio Comunale di Cosenza – ha concluso Ivana Lucanto – abbiamo l’opportunità di lanciare un segnale forte, di essere promotori di un cambiamento che potrebbe salvare vite umane e migliorare il futuro delle nuove generazioni. Votare favorevolmente questa mozione e investire nella salute mentale dei nostri giovani significa investire nel futuro della nostra società. Una società più forte, più giusta e più umana». 

L’importanza della mozione è stata evidenziata anche nell’intervento successivo del consigliere Giuseppe Ciacco. «Tocca da vicino il futuro della nostra scuola e, quindi, della nostra società – ha detto-. Viviamo in un’epoca in cui le fragilità emotive e relazionali dei più giovani sono sempre più evidenti. Ansia, isolamento, difficoltà a gestire le emozioni: sono segnali che spesso si manifestano tra i banchi di scuola e che non possono più essere ignorati». Per Giuseppe Ciacco «lo psicologo scolastico rappresenta, quindi, una risposta concreta, strutturata e professionale a questi bisogni». Ciacco ha anche ricordato il triste ricordo personale di un suo compagno di scuola che non ce la fece a superare il disagio

«Un disagio – ha detto Ciacco, che all’epoca frequentava il quarto anno delle superiori – che nessuno di noi, aveva colto davvero.  Ci portiamo ancora dentro il rimpianto di non aver avuto, in quel contesto, una figura professionale che potesse aiutarci a capire, ad ascoltare, a intervenire. E allora, lo psicologo scolastico non è solo un sostegno per gli studenti in difficoltà, ma è anche una risorsa preziosa per gli insegnanti, che spesso si trovano soli ad affrontare dinamiche complesse in classe; un alleato per i genitori, che cercano punti di riferimento competenti; e un promotore di una cultura del benessere, dove la salute mentale non è più un tabù, ma un diritto. In questo senso, lo psicologo scolastico è un vero presidio sociale: una figura che tutela, previene, accompagna».

Il consigliere Aldo Trecroci ha ricordato l’introduzione nella scuola, al tempo del Covid, della figura dello psicologo scolastico. «Una figura che ha avuto subito un immediato successo, superate le resistenze iniziali. Tanto è vero che la quota che venne destinata agli interventi dello psicologo scolastico fu ritenuta insufficiente. Ora si tende ad istituzionalizzarla. Accanto alla figura dello psicologo scolastico Trecroci ha sollevato anche l’esigenza dell’educatore e pedagogista perché complementare alla prima«. Nel successivo intervento il consigliere Giuseppe D’Ippolito ha suggerito di emendare il testo della mozione «con la previsione di trasferire il documento direttamente al Parlamento».