Succedeva così con le rock star, prima che i cd verso la fine del ‘900 e le tracce audio digitali subito dopo interrompessero la magia del vinile. La Brunori mania, però, non ha evidentemente limiti da carta d’identità e a Cosenza succede che gente di ogni età si sia fiondata ad acquistare i dischi in uno storico negozio del centro cittadino. Francesco Piro, il titolare dello store che ha soddisfatto i gusti musicali di generazioni di cosentini, è stato costretto questa mattina a mettere un annuncio sui propri canali social.

Tutte esaurite in un amen le prime scorte, ne ha richieste ancora così da poter rispondere alla domanda della sua clientela. Intorno alle 13,45, subito dopo l’uscita dalle scuole e nella più classica delle pause pranzo, c’era la fila. Un fenomeno che non si registrava da anni. «Diciamo la verità, ci inorgoglisce il fatto che sia un amico, nonché un artista della nostra città – ha evidenziato -. Come stanno andando le vendite? Follemente alla grande per fortuna, anzi invito chi interessato a prenotare la propria copia così da evitare un viaggio a vuoto».

Francesco Piro, al pari di milioni di italiani, ha apprezzato Brunori a Sanremo. «L’ho votato ogni sera tranne l’ultima – ha aggiunto -. Posso dire una cosa? Comprate nei negozi il vostro disco e non in rete, noi contiamo tanto sulle vendite fisiche. Mi sento molto come l’ultimo dei Moicani, in questa città e anche in questa regione probabilmente».

Chiusura con un paragone. Brunori chi ricorda? «Innanzitutto chiariamo che non è una rock star: è un grande cantautore, che è ancora meglio. Mi riferisco al cantautorato d’autore e di livello, da Luigi Tenco a Francesco De Gregori allo stesso Rino Gaetano. Dario però ha una sua forte personalità, esprime un suo cantare, un suo scrivere molto personale che lo rende inedito». E avanti con il prossimo disco da vendere.