Il Ministero della Salute, sotto la guida del Ministro Orazio Schillaci, ha presentato un piano di riforma per la Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie (Cceps). La riforma punta a semplificare le lungaggini burocratiche, rendendo il processo di trattazione dei ricorsi più rapido. Inoltre, si parla del futuro dei medici di famiglia e delle possibili modifiche nella loro dipendenza dal Servizio Sanitario Nazionale.

La riforma della commissione professioni sanitarie

Il Ministero della Salute ha predisposto un nuovo schema di riforma per la Cceps, che si occupa di giudicare i ricorsi relativi ai provvedimenti disciplinari, alle iscrizioni e cancellazioni dagli Albi, e ai ricorsi elettorali. L’obiettivo è snellire le procedure e rendere i giudizi più rapidi, con una novità importante: le sanzioni comminate dagli Ordini professionali saranno esecutive immediatamente, fino alla decisione finale della Commissione.

Sezioni separate per medici e altri professionisti

La riforma prevede la costituzione di due sezioni distinte: una per i medici e odontoiatri, e l’altra per le altre professioni sanitarie. Questo cambiamento si rende necessario visto che i medici e odontoiatri rappresentano la maggior parte dei contenziosi, circa la metà del totale.

L’arretrato della commissione: i ricorsi pendenti

A causa di una gestione discontinua della Commissione, il numero di ricorsi pendenti è salito a 896, con un notevole arretrato accumulato negli ultimi anni. Tra questi, vi sono oltre 60 ricorsi per radiazioni, il che sottolinea la necessità urgente di riformare la Commissione per velocizzare la risoluzione delle controversie.

Le dimissioni e il nuovo presidente della commissione

La Commissione ha sofferto di problemi di leadership, con il presidente che si è dimesso a gennaio 2023 e il successivo presidente che ha lasciato l’incarico nel 2024. Finalmente, Valeria Vaccaro è stata nominata presidente nel febbraio 2025, con l’incarico di riavviare e riorganizzare l’attività della Commissione.

Il futuro dei medici di famiglia: dipendenza o convenzionamento?

Il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha discusso delle possibili modifiche riguardanti i medici di famiglia. Sebbene la riforma sia ancora in fase di discussione, la questione principale riguarda la “libera scelta” dei medici di essere dipendenti o convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale. Rocca sottolinea che la libera scelta non deve riguardare solo i pazienti, ma anche i professionisti stessi.