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«La sanità calabrese e quella cosentina in particolare continua a presentare il volto del degrado e del decadimento. Dopo le reiterate dimissioni di un direttore del Pronto Soccorso, le ultime sono quelle protocollate ieri dal dott. Urso, ancora una volta piove a catinelle nel reparto di rianimazione dell’Annunziata, che giorno dopo giorno, nonostante interventi di restauro e ripristino più o meno ordinari e/o straordinari, continua a mostrarsi per com’è naturale che sia una struttura antica, depauperata e non più adeguata ad ospitare un ospedale HUB provinciale con reparti di emergenza/urgenza che hanno bisogno di sicurezza e volumetria».
Lo afferma il sindaco Franz Caruso che prosegue: «Con più di 40 anni di vita, continui ampliamenti e ristrutturazioni, il nosocomio bruzio non è più in grado di soddisfare i bisogni dei pazienti/utenti, certamente per via di locali angusti e non adatti alle nuove e moderne strumentazioni necessarie per effettuare prestazioni di eccellenza, ma anche perché l’emergenza/urgenza, per come tra l’altro dimostra la quotidianità, ha bisogno di locali ampi e sicuri sotto ogni punto di vista per pazienti, ma anche per medici e per il personale che vi opera».
«Non so a cosa sia dovuta questa ennesima copiosa infiltrazione di acqua, un episodio simile era già avvenuto nel maggio del 2021 – incalza il sindaco Franz Caruso – ma certamente è una circostanza biasimevole che sta arrecando disagi per utenti e personale sanitario. Ciò che più sorprende ed amareggia è che i locali sono stati inaugurati circa due mesi fa dopo importanti lavori di ristrutturazione. A questo punto mi auguro e spero che il direttore generale dell’AO Annunziata, Vitaliano De Salazar, provveda a far fare gli accertamenti del caso e, soprattutto, a garantire sicurezza agli utenti dell’ospedale di Cosenza. Vorremmo capire, inoltre, a cosa realmente sono dovute le continue dimissioni dei direttori del pronto soccorso, che, pur rappresentando professionalità di riconosciuto ed apprezzato valore, abbandonano improvvisamente e dopo poco tempo l’incarico. Circostanze su cui il direttore De Salazar vorrà, ne sono certo, fare chiarezza quanto prima».
«Detto ciò – conclude Franz Caruso – ritengo doveroso da parte mia esprimere sentimenti di vicinanza e solidarietà, anche a nome dell’intera amministrazione comunale, ai pazienti ricoverati presso la rianimazione dell’Annunziata, alle loro famiglie, ai medici ed a tutto il personale sanitario che presta, con abnegazione ed alta professionalità nel nosocomio cittadino la propria opera. Al Governatore della Calabria e commissario ad acta alla sanità, Roberto Occhiuto, rinnovo il mio pressante invito affinché, a favore della collettività amministrata, operi una scelta di coscienza dando la possibilità ai cosentini di avere un nuovo ospedale Hub. Utilizzando i finanziamenti già in essere lo si può costruire in pochi anni. Lo faccia Roberto Occhiuto, dando finalmente una risposta adeguata alle esigenze dei cosentini e dimostrando di tenere al bene pubblico più che ad altro».
L’intervento di Mimmo Bevacqua
«Le dimissioni del primario del pronto soccorso dell’Annunziata di Cosenza, dottor Urso, rendono ancora più complicato il quadro di un ospedale hub costantemente sotto attacco nonostante la straordinaria abnegazione del personale medico e paramedico. E come non bastasse piove sul bagnato, è il caso di dire. L’acqua che cade dal pronto soccorso fino a Rianimazione». Così, in una nota, il capogruppo Pd in consiglio regionale Mimmo Bevacqua. «Siamo molto preoccupati per le condizioni generali del presidio – continua Bevacqua -. E non siamo qui a spalmare facile propaganda politica per il fatto che poche settimane fa è stato inaugurato il nuovo pronto soccorso che oggi perde acqua dopo un temporale estivo. La materia è più seria e merita più rispetto. Non si può piovere da un tetto del pronto soccorso, e non può dimettersi l’ennesimo primario. Qualcuno ci dica cosa sta succedendo nell’hub cosentino. Avevamo proprio ieri manifestato la nostra soddisfazione per il ritorno in Calabria e in particolar modo all’annunziata della affermata e nota chirurga toracica Franca Melfi rispondendo al bando indetto dall’Unical per cattedra di chirurgia toracica. Non vorremmo che notizie come queste anziché far diventare attrattivo il nosocomio cosentino contribuissero ad aprire una falla per far diventare esplosiva una situazione già precaria e fragile da anni».