di Gianluigi Zazza*

La Giornata Mondiale del Rene, che si celebra il 13 marzo marzo, ha come obiettivo principale quello di affrontare i vari aspetti del tema “Rene e salute globale”, sensibilizzando l’opinione pubblica sull’importanza della salute renale e sull’impatto che le malattie renali hanno a livello globale. Questa giornata rappresenta un’occasione cruciale per promuovere la prevenzione, il trattamento precoce e la gestione delle malattie renali, coinvolgendo un vasto numero di organizzazioni e professionisti sanitari in tutto il mondo.

La malattia renale cronica (MRC) è una condizione che, secondo i dati più recenti della letteratura scientifica, interessa circa 850 milioni di persone nel mondo. In molti casi, questa patologia rimane asintomatica per lungo tempo, con sintomi che si manifestano solo negli stadi avanzati. Le principali cause della MRC sono ipertensione e diabete, ma anche fattori genetici, l’abuso di farmaci, il fumo e un’alimentazione scorretta contribuiscono significativamente alla sua insorgenza. Se non diagnosticata e trattata tempestivamente, la malattia può progredire fino all’insufficienza renale terminale, rendendo necessari trattamenti complessi come la dialisi o il trapianto renale.

Ogni anno, la Giornata Mondiale del Rene rappresenta un’opportunità unica per unire le forze a livello internazionale, promuovendo la sensibilizzazione e stimolando le istituzioni a intraprendere azioni concrete per la tutela della salute renale. L’iniziativa è supportata da importanti enti internazionali, come la International Society of Nephrology (ISN), National Kidney Foundations (NKF) e l’European Renal Association (ERA), che lavorano insieme per diffondere conoscenze e strategie di prevenzione su scala globale. In Italia, il Ministero della Salute, in collaborazione con la Società Italiana di Nefrologia (SIN), le Associazioni di pazienti e le Istituzioni sanitarie, coordina una serie di iniziative su tutto il territorio nazionale.

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Queste attività mirano a coinvolgere diverse realtà locali e a raggiungere un pubblico sempre più ampio attraverso campagne informative e attività di sensibilizzazione. Durante la Giornata Mondiale del Rene vengono organizzati screening gratuiti per il controllo della funzionalità renale, conferenze educative, campagne informative e programmi di formazione per i professionisti sanitari. Questi eventi hanno lo scopo di educare la popolazione sui fattori di rischio e sull’importanza della diagnosi precoce, elemento chiave per prevenire complicazioni gravi, come l’insufficienza renale terminale.

Un aspetto centrale della giornata è la prevenzione primaria, ovvero la promozione di stili di vita sani che possono ridurre significativamente il rischio di sviluppare malattie renali. Tra le principali raccomandazioni per proteggere la salute dei reni troviamo: ✔ Mantenere un peso sano ✔ Controllare regolarmente la pressione sanguigna ✔ Monitorare i livelli di zucchero nel sangue, specialmente nei pazienti diabetici ✔ Evitare l’abuso di alcol e tabacco ✔ Praticare attività fisica regolare ✔ Bere molta acqua e seguire una dieta equilibrata.

La Giornata Mondiale del Rene non è solo una chiamata all’azione per proteggere la salute renale, ma anche un’occasione per promuovere politiche sanitarie più inclusive e accessibili, con un’attenzione particolare alle fasce di popolazione più vulnerabili. Inoltre, la giornata ha un ruolo fondamentale nella promozione della donazione d’organi, un gesto di solidarietà che può salvare migliaia di vite e migliorare significativamente la qualità della vita di chi soffre di malattia renale terminale. In questo contesto, si discuterà anche della necessità di aumentare il numero di donazioni di organi e tessuti, riducendo le opposizioni alla donazione, che rappresentano ancora un ostacolo significativo in molte regioni d’Italia.

In sintesi, la Giornata Mondiale del Rene 2025 ci invita non solo a riflettere sull’importanza dei nostri reni, ma anche ad adottare comportamenti consapevoli per tutelare la nostra salute e quella degli altri. È fondamentale promuovere la prevenzione, l’accesso alle cure, e sostenere la donazione degli organi, affinché sempre più persone possano avere una migliore qualità della vita.

*Direttore UOC Nefrologia ospedale Cosenza e coordinatore Centro Trapianti Calabria