Più ospedale, più salute. Questo lo slogan degli oltre cento manifestanti in sit-in davanti la sede Asp di Cosenza. Sono giunti a bordo di due pullman da Castrovillari per chiedere alla direzione generale dell’Azienda Sanitaria maggiori risorse per l’ospedale Ferrari della città del Pollino. Rappresentano un comitato composto da diverse associazioni del territorio, tra cui l’Avis, l’Avo, gli amici del cuore, coordinato dal consigliere regionale Ferdinando Laghi.

Lamentano gravi carenze di personale in corsia. Negli ultimi mesi, dicono i promotori dell’iniziativa, gli altri spoke del territorio sono stati dotati di nuovi dirigenti medici mentre a Castrovillari da tempo non vengono espletati concorsi. Il presidio in via Alimena, ha reso necessaria la chiusura al traffico veicolare con relativi disagi per gli automobilisti. Sconfortanti i numeri contenuti in un documento redatto dai promotori della protesta: negli ultimi due anni sono giunti 15 infermieri, ma se ne sono persi 20. Cinque operatori socio sanitari sono stati assunti a fronte di nove che sono andati via.

Positivo solo il saldo dei medici: undici hanno lasciato per trasferimento o quiescenza, 18 sono entrati in servizio, di cui però 17 sono cubani e dunque a tempo determinato. I manifestanti volevano consegnarlo nelle mani del direttore generale Antonello Graziano, ma hanno avuto un’amara sorpresa: «Nonostante la manifestazione fosse stata ampiamente preannunciata né il direttore generale, né il direttore sanitario si sono fatti trovare, accampando tra l’altro motivazioni ridicole – ha detto Ferdinando Laghi – Pensavano che potessimo parlare con il direttore amministrativo ma ci siamo rifiutati.

Abbiamo preteso che il nostro documento venisse consegnato al direttore generale, l’unico con cui vogliamo interfacciarci perché è colui che scriverà l’atto aziendale. Pretendiamo di essere ricevuti entro la prossima settimana perché vogliamo evitare che le popolazioni del centro-nord della Calabria vengano completamente private del diritto alla salute».