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Lo scorso 13 maggio, l’ospedale Annunziata di Cosenza ha portato a termine con successo un intervento di chirurgia robotica di elevata complessità, su un paziente di 76 anni affetto da due distinte neoformazioni Una era a livello prostatico e una a livello mediastinico. L’operazione combinata ha previsto una prostatectomia radicale con linfadenectomia e l’exeresi della neoformazione mediastinica, entrambe eseguite con approccio robotico.
L’intervento, della durata complessiva di circa sei ore, rappresenta un’eccellenza clinica e un esempio concreto di buona sanità all’Annunziata di Cosenza, troppo spesso oggetto di notizie negative. In questo caso, a fare la differenza è stata l’armonica sinergia tra le diverse équipe specialistiche coinvolte. Si tratta di Urologia, Chirurgia Toracica, Anestesia e Terapia Intensiva, oltre al personale infermieristico e OSS di sala operatoria.
La complessità del caso – un paziente ASA 3 sottoposto a due interventi di chirurgia maggiore in un’unica sessione – ha richiesto non solo abilità chirurgiche avanzate, ma anche un’elevata preparazione anestesiologica. L’approccio robotico, pur offrendo numerosi vantaggi per il decorso post-operatorio, comporta importanti sfide anestesiologiche. Questo soprattutto in presenza di posture prolungate ed estreme, pneumoperitoneo e accesso limitato al paziente durante l’operazione.
Grazie alla professionalità dell’equipe, il paziente è stato estubato pochi minuti dopo la fine dell’intervento e trasferito in Terapia Intensiva per il monitoraggio post-operatorio. Il recupero clinico è stato rapido e senza complicazioni, a testimonianza della qualità dell’assistenza sanitaria prestata.
A eseguire l’intervento sono stati i dottori Michele Di Dio e Vincenzo Zaccone (Urologia), la professoressa Franca Melfi e la dottoressa Ilenia Cavaliere (Chirurgia Toracica, con la Cavaliere come primo operatore). L’anestesia è stata gestita dal dottor Francesco Maiarota dell’Unità di Terapia Intensiva diretta dal dottor Stefano Cosimo. Al lavoro anche il personale infermieristico specializzato: Crocco, De Luca, Barberio, e l’OSS Spagnuolo.
L’intervento di chirurgia robotica all’Annunziata di Cosenza dà seguito a quanto mostrato proprio qualche settimana fa dalla professoressa Franca Melfi in un video. Guidando le telecamere nei reparti dell’ospedale svelò le tecnologie avanzate evidenziando l’importanza delle competenze multidisciplinari. Ad inizio aprile, lanciando un segnale forte e positivo, parlò di 60 interventi eseguiti e fissò l’obiettivo del 2025 a 250. «I calabresi siano più positivi, serve un cambio di paradigma» disse.