È fuori pericolo la donna che nel pomeriggio di sabato 4 novembre è arrivata al Pronto soccorso di Ginecologia e ostetricia dell’Annunziata in condizioni critiche, proveniente da una clinica privata.

La trentanovenne era stata sottoposta, nei giorni precedenti, a intervento chirurgico di isterectomia, rioperata dopo poco tempo per l’insorgenza di una emorragia interna. Nonostante il secondo intervento, effettuato sempre nella struttura privata, le sue condizioni cliniche sono peggiorate. Giunta al Pronto soccorso il quadro clinico della paziente risultava fortemente critico, per la presenza di grave emorragia interna associata ad un severo quadro di alterazione della coagulazione del sangue.

Trasportata immediatamente in sala operatoria, il prof Morelli, direttore della Uoc Ginecologia e ostetricia, ha attivato le procedure di emergenza atte a identificare la fonte emorragica, per poter intervenire tempestivamente, in modalità di chirurgia selettiva e mirata. In sala operatoria l’equipe guidata da Morelli – secondo operatore Adolfo Rogano, anestesista Maria Antonia Reda –  sono riusciti in tempi rapidissimi, nonostante la grave coagulopatia e il severo stato di anemia, ad assicurare una emostasi accurata della paziente che, altrimenti, sarebbe andata incontro a morte certa.

«Tutto questo – racconta il prof. Morelli – avveniva mentre contemporaneamente nella seconda sala operatoria della Uoc di Ostetricia e ginecologia veniva eseguito contemporaneamente un taglio cesareo urgente per consentire la nascita di due gemellini. Ancora una volta abbiamo affrontato due emergenze chirurgiche, di cui una potenzialmente mortale, entrambe con esito eccellente. Un encomio sento di doverlo rivolgere a tutti i professionisti sanitari appartenenti alla Uoc, medici ostetriche infermieri e oss, che ogni giorno e in particolari situazioni di emergenza come questa, dimostrano tutto il loro valore umano e professionale».