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Totem a Cosenza, il M5S: «Spreco di denaro pubblico». Tutte le accuse di Cosenza e Oltre in un video pubblicato su YouTube.
Nel settembre 2015, nell’area urbana di Cosenza, Rende e Università sono stati installati i totem interattivi del progetto definito “Urban Generation” per facilitare il dialogo tra amministrazione e cittadini, per offrire un kit di pronto intervento con defibrillatori semiautomatici utilizzabili in caso di emergenza e per incentivare la mobilità sostenibile.
Già durante la campagna elettorale delle amministrative del 2016, il meetup denunciava la presente realtà: schermi dei totem non funzionanti, videosorveglianza e telecontrollo inattivi, nessuna traccia dei 30 defibrillatori, piuttosto il sospetto che non siano mai stati neppure acquistati. I totem, prototipo di una città tecnologica e sostenibile, smart e cardioprotetta, si sono rivelati dei simulacri di inutilità, mera espressione dello spreco dei fondi pubblici.
A ottobre 2017, la Commissione consiliare controllo e garanzia del comune di Cosenza e il suo presidente Giovanni Cipparrone hanno incontrato la rappresentante dell’Associazione “Urban Generation” per conoscere i motivi che “hanno bloccato la funzionalità dei totem”. Per la fine dell’anno, si attendeva il trasferimento, a titolo gratuito, della proprietà intellettuale del progetto e della proprietà dei beni strumentali e delle attrezzature e relativa gestione, al fine di ripristinare alcune funzionalità, come l’utilizzo dei defibrillatori e dei computer, mentre il sindaco tratteneva per sé la delega all’innovazione.

A distanza di due anni circa, ci chiediamo se il trasferimento previsto per fine 2017 dal MIUR ai Comuni è avvenuto; se i defibrillatori sono mai stati acquistati; se l’occupazione del suolo appartenente al demanio e al patrimonio indisponibile del Comune, presupposto per il pagamento di un canone di concessione che ha natura giuridica di entrata patrimoniale, è stato previsto e corrisposto; chi è il soggetto responsabile al controllo dei totem.
In attesa di avere risposte e visto che ancora oggi i totem sono inattivi, è bene sapere che il progetto Urban Generation, nato grazie al bando “Smart cities and social innovation” del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (che solo in Calabria aveva distribuito 10 milioni di euro di fondi europei a 14 progetti di ragazzi under 30), è stato finanziato dal Programma Operativo Nazionale (PON) Ricerca e Competitività 2007-2013, cofinanziato con fondi europei destinati al Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) e con risorse nazionali. Il Meetup Cosenza e Oltre teme che tale finanziamento pubblico di un milione e mezzo di euro possa rappresentare l’ennesimo spreco. (Meetup Cosenza e Oltre)