«Rivolgo un plauso alla sezione antiterrorismo della Digos di Catanzaro ed ai loro colleghi della Digos di Cosenza, nonché agli uomini della Direzione Centrale Polizia di Prevenzione – Servizio contrasto dell’estremismo e del terrorismo esterno per il brillante risultato eseguito questa mattina a carico di un soggetto indiziato di associazione di natura transnazionale, con finalità di terrorismo.

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È quanto dichiara in una nota il parlamentare di Forza Italia, On. Andrea Gentile, membro della I Commissione “Affari Costituzionali Presidenza del Consiglio e Interni”. «Congratulazioni alla Questura e alla Procura di Catanzaro per aver coordinato brillantemente le operazioni», ha aggiunto l’On. Gentile. Si definiva ‘pronto al martirio‘, Halmi Ben Mahmmoud Mselmi, il jihadista di 28 anni, di origini tunisine, appartenente alla cellula di matrice terroristica legata all’Isis. Il fermato, che si professava Salafita – Takfira, era ricercato in Tunisia e si sarebbe determinato al compimento nel prossimo futuro di un atto terroristico in Italia».

L’attività investigativa intorno alla figura dell’uomo fermato, residente a Cosenza, coordinata dalla Procura di Catanzaro, è stata svolta attraverso attività tecniche, intercettazioni telefoniche e ambientali ha consentito agli inquirenti di delineare l’esistenza ed operatività di una struttura criminale idonea a mettere in opera atti terroristici, che, secondo quanto emerso, avrebbe svolto attività di proselitismo ed indottrinamento finalizzata ad inculcare una visione positiva del martirio per la causa islamica nonché attività di addestramento militare ed il cui obiettivo era quello di sovvertire gli ordinamenti statuali, soprattutto quelli relativi a Stati ove la popolazione è a maggioranza musulmana, tendendo a creare strutture teocratiche, dove i vertici dispongono che le leggi siano di derivazione divina e che le stesse debbano essere rigidamente osservate.

«Questa nuova incisiva operazione antiterrorismo – conclude l’On. Gentile – dimostra, ove mai ce ne fosse bisogno, l’efficienza del nostro sistema investigativo e di intelligence nel prevenire minacce alla sicurezza nazionale».