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«Non è stato difficile in questi giorni imbattersi nella rabbia di alcuni cittadini che hanno trovato il Comune chiuso a metà mattinata. Non c’era nessuno. Volevano solo ritirare la tessera elettorale, un loro diritto. Non li contiene una sala convegni di un hotel invece tutti quei piccoli e grandi imprenditori rendesi che in questi ultimi 2 anni non hanno potuto ottenere un permesso, una autorizzazione, la regolarizzazione di una posizione che normalmente si chiude in poche ore. Per non dire di “secolari” voragini nell’asfalto delle principali arterie cittadine, in alcune ci entra un’auto quasi quasi». Così, in una nota, Francesco Tenuta, candidato nella lista Avanti Rende Libera per Sandro Principe sindaco.
«E poi luci spente, quando non rotte – continua il segretario cittadino del PSI -. Il verde in alcune aiuole più visibile nelle foto ricordo che nella realtà. Negozianti tutti sul piede di guerra. Manutenzione dell’edilizia scolastica in modalità “ucraina”. Ecco come è ridotta Rende oggi. La nostra Rende. Tutto ciò ha un unico responsabile, Marcello Manna, oggi trincerato sotto le spoglie del candidato Giovanni Bilotti».
«All’ex sindaco Manna, infatti, dopo il totale fallimento della sua azione amministrativa, era stato chiesto di dimettersi in tempo utile prima dell’inevitabile scioglimento per mafia del Comune. Gli è stato chiesto in consiglio comunale, per mezzo di reiterati interventi sulla stampa. Ma non c’è stato niente da fare – spiega ancora Tenuta -. Ha prevalso l’egoismo e il possesso della poltrona, a danno dei cittadini, costringendo tutti per 2 anni al commissariamento e gettando Rende, ancor di più, nella depressione e nel degrado».
«Eccolo il nostro “fermo immagine” principale che chiediamo di tenere a mente in questo ultimo giorno di campagna elettorale. Da quella parte c’è un combinato disposto tra chi ha distrutto Rende e chi vuole cancellarla del tutto con la finta città unica. Da questa parte ci siamo noi, i valori e la storia di Rende che guarda al futuro e deve solo riprendere il suo glorioso cammino. Potremmo attardarci nel rispondere alle provocazioni di basso livello, l’ultima della serie proveniente dal segretario provinciale di Fdi Brutto – prosegue ancora -. Ma non lo faremo neanche alla fine della nostra campagna elettorale che è stata impostata solo su visione positiva di Rende che abbraccia la sua storia verso il futuro. Di là c’è chi ha seppellito Rende a braccetto con chi la vuole annientare del tutto. Di qua ci siamo noi. C’è Rende».