Iqbal e Ahmad, ragazzi di origine pakistana sopravvissuti alla strage di Cutro, saranno ricevuti al palazzo di città di Cassano all’Jonio dal sindaco Gianni Papasso. I due giovani sono stati già inseriti nel progetto Sai (Servizi di accoglienza integrata) del comune dal 7 marzo e saranno ricevuti ufficialmente mercoledì 5 aprire alle 17 dall’amministrazione al completo.

«Cassano – ha spiegato Papasso – si conferma città dell’accoglienza e dell’inclusione. Dal naufragio di Cutro, oltre al tanto dolore, è nato anche un moto di solidarietà con pochi eguali nel passato. È proprio grazie a questo che Iqbal e Ahmad sono stati accolti nel Progetto Sai – Servizi di accoglienza integrata – di cui ente gestore è il Cidis Onlus».

Iqbal e Ahmad sono stati accolti nella struttura “Casa La Rocca” di via Mazzini 12, nel borgo antico di Cassano centro. «Il progetto SAI – hanno spiegato il sindaco Papasso e il coordinatore del Cidis Onlus Alessio Agostini – offre accoglienza per 55 posti, per uomini singoli e per nuclei familiari. Alla data di oggi il progetto SAI ospita 31 beneficiari, 16 uomini singoli e il resto diviso in tre nuclei familiari. Dalla prima decade di marzo ora ospita anche i due ragazzi di origine pakistana sopravvissuti alla tragedia del naufragio di Cutro».

«Da subito – continuano Papasso e Agostini – sono stati offerti loro i servizi di accoglienza materiale che il progetto SAI offre, attivando immediatamente i servizi di supporto psicologico del progetto. L’inserimento ha permesso di offrire ai ragazzi un’accoglienza dignitosa e professionale limitando la loro permanenza nel CARA di Crotone».

Iqbal e Ahmad. superstiti della strage di Cutro, sono stati inseriti nel corso di italiano interno al progetto per iniziare l’apprendimento della lingua italiana. Sono quindi stati avviati diversi colloqui con i beneficiari, grazie ai servizi di mediazione linguistico culturale per dare le prime informazione e i primi orientamenti soprattutto per quanto riguarda la tutela psico-socio-sanitaria (al momento hanno l’iscrizione al servizio STP) e tutela legale (sono stati raccolti i primi elementi e formalizzeranno la richiesta di asilo politico subito dopo Pasqua).

Sono stati, infine, avviati i primi percorsi di orientamento alla conoscenza della città di Cassano con uscite formative realizzate dalla docente di italiano L2 e dall’educatrice di progetto. Domani saranno quindi ricevuti anche ufficialmente dal sindaco e dall’amministrazione comunale per rendere loro gli onori della città dopo quello che hanno dovuto passare e subire nelle ultime settimane. «Non a caso – ha commentato in chiusura il sindaco Papasso – Cassano si è più volte contraddistinta come città dell’accoglienza e vogliamo continuare sulla strada intrapresa consci del fatto che sia quella giusta. Ancora una volta Cassano è solidale e fraterna».