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Tanto tuonò che piovve: in un’intervista rilasciata questa sera all’HuffPost, il presidente facente funzione Nino Spirlì ha accusato il governo Conte di aver fatto pervenire «soltanto la metà degli 86 milioni stanziati per la sanità». Un’accusa che sicuramente non passerà inosservata, ma non è la sola del lungo articolo a firma di Gabriella Cerami.
Stando alle parole del fu vice di Jole Santelli, il governo avrebbe commesso una serie di errori nei confronti dei calabresi: «Innanzitutto non è stato trasparente, in secondo luogo ha confermato il modello di gestione del commissariamento, ammettendone però, allo stesso tempo, il fallimento, perché questo ci dice la zona Rossa». Spirlì punta poi il dito contro le vecchie giunte: «Sei anni di governo PD e di commissariamento della Sanità ci hanno consegnato una situazione disastrata (vale la pena ricordare che il commissariamento partì nel 2010 con Scopelliti, non sotto Oliverio, ndr), ma non tale da giustificare questa scelta. E adesso la sinistra ci dà addosso: è ipocrita e criminoso».
«ATTACCO POLITICO»
Toni accesi soprattutto nei confronti dell’esecutivo: «L’accusa di aver truccato i voti è una speculazione indecente: è vero, sono stati confusi i ricoveri in ventilazione assistita con le terapie intensive, ma non potevamo fare controlli serrati visto che della sanità locale si occupa il Governo». E ancora, sempre su Conte: «Chi non riconosce che siamo sotto un attacco politico è in malafede: Jole Santelli avvertì il presidente del Consiglio con una lettera, dicendogli che il commissariamento impediva l’adeguamento delle strutture sanitarie». Fino all’accusa ultima, lasciata col dubbio: «Forse l’esigenza di nuove elezioni ha portato il Governo di centrosinistra a forzare la mano, quasi a voler mettere il popolo contro la Regione: ci hanno accusati di non aver fatto cose che avrebbero dovuto fare loro».
GLI 86 MILIONI E I POSTI LETTO
Ovviamente anche i famosi 86 milioni sono stati oggetto di domanda: «Soltanto la metà sono arrivati a destinazione, ovvero le Aziende sanitarie provinciali, che sono commissariate dal Ministero: il Governo sta veicolando il messaggio – ha detto ancora Spirlì – che siamo stati noi a non fare delle cose che avrebbero dovuto fare loro».
E replica anche all’accusa del commissario per l’emergenza nazionale, Domenico Arcuri (da non confondersi col commissario per la sanità regionale, Saverio Cotticelli, ndc), il quale ha detto che mancano 119 posti letto a fronte dei 193 ventilatori polmonari inviati: «A noi risultano 129 macchinari, non 193. Le Asp, poi, sono commissariate, quindi non hanno potuto aumentare i posti letto, nonostante i solleciti: si è trattato di un puro sciacallaggio politico, approfittando del decesso prematuro del Presidente». E chiude con un attacco frontale ai Cinque Stelle: «Stanno cercando di far passare il messaggio che sapessimo della zona rossa ma non abbiamo fatto nulla per evitarlo, mentendo e aiutandosi con la rabbia della gente. Sono indecenti». (LEGGI L’ORDINANZA DI SEI GIORNI FA DI NINO SPIRLI’)