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«Rende ha bisogno di una nuova dimensione comunitaria, fondata sull’utilizzo degli spazi sociali come beni comuni. È avvilente constatare come, fatta eccezione per alcune esperienze virtuose, la maggior parte delle occasioni di socialità oggi siano ispirate da logiche di profitto e gestite in un’ottica privatistica» così in una nota i componenti della lista.
«Le cittadine e i cittadini rendesi, invece, hanno bisogno di luoghi riaperti alla condivisione, dove sia possibile coltivare relazioni solidali, gratuite e inclusive. Solo queste sono le basi per una vera partecipazione democratica.
Per questo motivo, come Sinistra per Rende, proponiamo come azione prioritaria la mappatura degli spazi inutilizzati o abbandonati sul territorio comunale. L’obiettivo è restituirli alla collettività, attraverso un percorso di ri-pubblicizzazione e di valorizzazione che integri e migliori il regolamento comunale sui beni comuni già esistente.
Occorre inoltre regolamentare l’accesso alle strutture sportive comunali, anche quelle date in gestione, garantendo fruizione gratuita o agevolata per i residenti di ogni fascia d’età. È fondamentale incentivare la pratica sportiva, promuovendo politiche per la terza età attiva in sinergia con le realtà virtuose già presenti sul territorio.
Gli spazi sociali rappresentano un’occasione concreta di scambio intergenerazionale. La comunità della cura, che continuiamo a invocare, passa anche attraverso la condivisione di pratiche fuori dalle logiche di mercato.
Esperienze di solidarietà e mutualismo, già sperimentate in passato da realtà meritorie che oggi vanno sostenute anche con la riassegnazione di una sede, sono la base per ricostruire un nuovo senso di appartenenza alla comunità».