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Le elezioni amministrative di Scalea proseguono nel caos, così com’erano cominciate. Poco fa, la presidente del seggio oggetto del “giallo” delle presunte schede scomparse e poi ritrovate, è stata inviata ad uscire dalla stanza e salire su un’auto in borghese dei carabinieri. La donna è entrata volontariamente nell’auto, una Punto grigia, scortata da una volante, per essere ascoltata nell’ambito delle indagini relative alla vicenda.
Da quanto si apprende, i militari starebbero approfondendo la vicenda che ha scosso la città sabato sera, alla vigilia delle votazioni. Durante un controllo, alcuni responsabili del seggio elettorale si sarebbero accorti della mancanza di due schede e hanno subito chiamato i carabinieri. Le schede, dopo un breve controllo, sono state ritrovare nella borsa della presidente del seggio, in cui sarebbero «cadute accidentalmente». Successivamente, i militari hanno recuperato anche un timbro che mancava all’appello, consegnato personalmente dalla stessa presidente, che, da quanto trapelato, lo avrebbe portato a casa ignorando il divieto.
Elezioni Scalea, ecco cos’è successo
Nell’immediatezza dei fatti, era stato informato il commissario prefettizio di Scalea, mentre i militari, ovviamente, avevano subito redatto una relazione per informare la procura, guidata dal magistrato Domenico Fiordalisi. Ma non è accaduto nulla. La presidente ha continuato a prestare servizio normalmente, fino a qualche minuto fa.
Da quanto si apprende, non si tratta di una rimozione dall’incarico. Al termine del controllo, la presidente potrà nuovamente occupare il suo posto al seggio.