Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Hanno suscitato non poco scalpore le immagini diffuse ieri sui social di una rissa fuori da un locale a Rende. Immagini da Far West in pieno giorno, con alcuni giovani che brandivano spranghe di ferro. A parlare dell’accaduto anche la deputata leghista, Simona Loizzo. «Queste immagini ci lasciano perplessi», dichiara in una nota l’onorevole del Carroccio. «Rende è commissariata da due anni e proprio i commissari devono sollecitare maggiori interventi a tutela della sicurezza».
«Da parlamentare impegnata con il centrodestra – aggiunge Loizzo – non strumentalizzo questioni del genere in campagna elettorale. Chiedo però – prosegue – che si intervenga con maggiore decisione». Le parole di Simona Loizzo sulla rissa a Rende giungono dopo quelle del candidato del centrodestra per le prossime elezioni, Marco Ghionna. «In questi giorni parlerò la sottosegretaria Ferro per individuare nuove soluzioni e chiedere nuove risorse specifiche», aveva dichiarato l’uomo scelto dalla coalizione per la tornata di maggio.
Anche Loizzo sulla rissa a Rende chiama in causa il Ministero degli Interni, in particolare il titolare della poltrona Piantedosi. «Il problema della violenza giovanile – scrive ancora Loizzo – è assai diffuso dappertutto. Il ministro ha potenziato gli organici delle forze dell’ordine, ma c’è bisogno anche di prevenzione».
Rissa a Rende, la prima ricostruzione
Secondo le prime ricostruzioni, quella di ieri a Rende non sarebbe stata una rissa tra bande, come si era ipotizzato in un primo momento. Si sarebbe trattato invece di un singolo episodio di violenza avvenuto all’interno di un locale. Un giovane armato avrebbe fatto irruzione con fare minaccioso, terrorizzando i presenti. Al momento si ipotizza un tentativo di rapina o un gesto dimostrativo, ma sono ancora in corso le verifiche.