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A Rende consiglio comunale d’esordio della nuova amministrazione guidata da Sandro Principe. A piazza Matteotti sala del consesso tirata a lucido per la prima assise dopo più di due anni: l’epoca commissariale è stata finalmente messa alle spalle e l’ondata riformista ha travolto gli avversari alle recenti amministrative. A presiederlo, prima dell’elezione di Francesco Adamo («Sono onorato, lasceremo una traccia», i suoi vice saranno La Deda e Galassi), è stato Andrea Cuzzocrea che domani entrerà a far parte della nuova giunta insieme al vicesindaco Fabio Liparoti e agli assessori Pierpaolo Iantorno, Daniela Ielasi, Federico Jorio, Veronica Stellato e Stefania Belvedere. Ad introdurre i lavori la banda del Comune di Rende e un forte applauso per il vincitore delle elezioni.

Il discorso di Sandro Principe: «Al centro la questione sociale»
Principe, prendendo la parola davanti ad una sala presa d’assalto da 400 persone, ha effettuato un saluto «particolare» all’ex collega di giunta regionale Doris Lo Moro presente mescolato al pubblico, ma anche a tutti i cittadini che hanno sostenuto la sua proposta politica scegliendolo alle urne. «Ringrazio però anche tutto coloro che non mi hanno votato, perché hanno comunque dimostrato l’attaccamento alle istituzioni – ha detto -. Con il loro voto, leale e preciso, hanno lanciato un messaggio in un paese dove le percentuali sono sempre basse».
«La nostra Costituzione è stata definita “rivoluzionaria” – ha poi evidenziato – perché esalta i principi di democrazia e liberta. Questo non solo perché rigetta i sistemi autoritari, ma perché lancia dei messaggi di cui bisgona tenere conto. Io richiamo l’articolo 3 che sancisce il principio di uguaglianza. Nel panorama culturale europeo non è una novità, nell’800 Tocqueville del resto la definiva “sentimento insopprimibile” nelle persone e la paragonava alla fame». Il sindaco lo ha quindi letto integralmente il secondo comma, quello finalizzato alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i cittadini all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
«Io da questo voglio partire – ha aggiunto – perché il Comune ha il dovere di attuare il secondo capoverso del terzo punto. Al centro mettiamo quindi la questione sociale. Questa città ha vissuto momenti difficili, ma ne possiamo essere tutti orgogliosi. Affrontiamo questa legislatura con forza, specialmente in un periodo storico dove liberismo e globalizzazione hanno ridotto le tutele di chi è rimasto indietro e soffre. Per i cristiani è carità, in termini istituzionali si chiama sociale. Del resto, il Socialismo è far fare passi in avanti a chi è rimasto indietro».
Dopo aver evidenziato l’importanza della lingua inglese in un territorio dove Università e zona industriale le danno una vocazione europea, ha lasciato spazio ai sentimenti. «La città è stata trascurata in questi anni e non ci si è sentiti comunità. Sono qui perché mi è arrivato un grido di dolore – ha concluso tra gli applausi -. Io non ho ambizioni personali, ma la volontà di dare un contributo per far fare un balzo avanti a Rende, cosicché torni ad essere punto di riferimento dell’area urbana e della Regione. Ce la metterò tutta e non ho difficoltà a chiedere un aiuto ai compagni della maggioranza, ma anche ai colleghi dell’opposizione. Sarò il sindaco di tutto e porremo le questioni nelle loro oggettività, pertanto è gradito il contributo di tutti»
Sono dodici i gruppi consiliari di Rende
A margine del Consiglio comunale, sono stati formati i gruppi. Clelio Gelsomino è capogruppo di “Insieme per Rende” che contempla Franco Beltrano, Francesco Greco, Rando Gentile e Francesca Cufone. Rende Avanti ha Massimo La Deda (capogruppo) e Valerio Cavalieri.
Il capogruppo di Innova Rende è Carlo Scola (Adamo come detto è alla guida del Consiglio), quello di Rende Riformista invece è Marilena Castiglione con cui ci sarà Luigi Superbo. Il Partito Socialista ha scelto Francesco Tenuta, affiancato da Michele Morrone, mentre Italia del Meridione sarà rappresentato da Emilio De Bartolo (capogruppo) e Federico Belvedere.
Per ciò che concerne la minoranza, invece, Marco Ghionna sarà il capogruppo di Futura e sarà coadiuvato da Gianluca Garritano, in Rende Azzurra i gradi più alti toccano a Stefania Galassi (con lei Enrico Monaco), mentre Fratelli d’Italia ha in Eugenio Trombino il suo uomo in consiglio. Completano il quadro Rossella Gallo per M5S-Sinstra per Rende, Fabrizio Totera per il gruppo Progressisti Democratici, mentre l’ex candidato a sindaco Giovanni Bilotti sarà il capogruppo di Generazione tra le cui fila compare anche il nome di Adriana Calvelli.