Nel pomeriggio Matteo Salvini ha fatto tappa a Rende per sostenere la causa di Marco Ghionna, aspirante primo cittadino sostenuto da una coalizione di centrodestra. Accompagnato dal vicesegretario della Lega Claudio Durigon, ha ricevuto gli onori di casa dagli esponenti calabresi del Carroccio. Sul palco insieme a lui c’erano il presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso, la parlamentare Simona Loizzo e la consigliera regionale Katia Gentile. Piena la sala d’albergo, mentre fuori una decina di attivisti ha srotolato pacificamente uno striscione pro-Palestina e contro il massacro di Gaza.

Il vice premier ha chiamato più volte Ghionna «sindaco», invitandolo a dare il massimo in questi ultimi giorni di campagna elettorale dove ritiene che «si decideranno i giochi». Dal canto suo, il candidato si è detto onorato, da ingegnere, di sedere di fianco al Ministro delle Infrastrutture ed ha evidenziato come la gente chieda «pragmatismo e velocità nel realizzare le opere». «Alla città proponiamo una filiera istituzionale – ha aggiunto -. la capacità di parlare ai soggetti sovraordinati è qualcosa che rivendichiamo. In tempi rapidi potremo interloquire con i livelli superiori».

Salvini ha svelato che, dopo essere stato a Lamezia Terme, ha fatto tappa al Santuario di San Francesco a Sambiase e, prima di arrivare nel luogo dell’incontro, anche al Monastero di Santa Chiara a Rende. «So che qui verranno altri leader politici che parlano di mance da elargire e non di lavoro come me – ha concluso il leader della Lega riferendosi a Giuseppe Conte atteso per giovedì alle 17.30 -. É diseducativo, perché ti può andar bene una volta ma non una seconda». In ultimo una curiosità: in prima fila c’era Pino Gentile, ex assessore regionale ai Lavori Pubblici.