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«In molte aree del territorio comunale la viabilità va urgentemente messa in sicurezza con ripristino di manto stradale, segnaletica orizzontale e verticale, pulitura dei limiti della carreggiata. Questo bisogno si avverte molto in maniera principale nella zona industriale di Contrada Lecco e nelle periferie». E’ quanto dichiara in una nota Marco Saverio Ghionna, candidato a sindaco della città di Rende.
«Questo però è solo il primo passo da compiere sul fronte dei trasporti, la vera sfida che vogliamo cogliere – continua il candidato – è quella di creare un sistema di trasporto pubblico integrato, capillare ed intelligente, sostenibile sia a livello ambientale che economico, da permettere ad ogni cittadino di muoversi con facilità e convenienza, riducendo l’utilizzo di mezzi privati. Per questo, è necessario un piano di mobilità che renda il trasporto pubblico la prima scelta, non l’ultima alternativa. Per far questo è fondamentale che i trasporti pubblici siano più frequenti, puntuali ed accessibili, eliminando lunghe attese e percorsi poco efficienti».
«Punteremo nella creazione di una rete di trasporto pubblico nell’area industriale oggi totalmente assente, come nelle aree più decentrate (Viale dei Giardini, le diverse contrade, il Centro Storico, ecc.), da sempre assolutamente sottodimensionate rispetto la reale esigenza. Ad oggi non si conosce neanche il dato relativo a quante vetture entrano e quante ne escono dai vari snodi cittadini, né in che orari si sviluppa il traffico veicolare. Dobbiamo velocemente monitorare questi dati per capire e studiare il miglior sistema di trasporto e di gestione del traffico. Per questo – conclude Ghionna – riteniamo fondamentale creare la figura del mobility manager che possa studiare in maniera scientifica, e non approssimativamente come fatto sinora, le migliori soluzioni per la mobilità non solo urbana».
«Il compito del manager – continua il candidato sindaco – sarà quello di sviluppare una rete di mobilità sostenibile, con autobus elettrici e sistemi di trasporto a basso impatto ambientale con stazioni fast charge lungo le direttrici principali e hub di collegamento per gli spostamenti trasversali; creare collegamenti rapidi tra i quartieri e i principali punti di interesse; favorire la mobilità dolce; incentivare l’uso del trasporto pubblico con tariffe agevolate e abbonamenti smart, per studenti, lavoratori e famiglie; integrare la tecnologia nella mobilità urbana, con app per il tracciamento in tempo reale dei mezzi, pagamenti digitali e soluzioni di sharing mobility. Tutte cose ormai in uso in quasi tutte le città “normali”, non ci si inventa nulla. Si devono solo realizzare”.