La nomina di Chiara Giordano a direttore artistico della stagione lirica del Teatro Rendano è criticata in modo aspro dal consigliere comunale Bianca Rende. A suo avviso, infatti, l’investitura è in linea con «la tradizione cosentina di affidare direttamente la direzione a un professionista scelto dal sindaco e condiviso dalla sua giunta, senza bando ad evidenza pubblica». Nel ribadire che la manifestazione d’interesse rimane, a suo avviso, la «strada più trasparente», Bianca Rende precisa di non aver nulla contro la Giordano: «Certamente la professionista sarà eccellente – sottolinea – ma quanti altri avrebbero avuto una progettualità altrettanto valida da proporre?».

Le fanno eco i colleghi d’opposizione del centrodestra che, in una nota congiunta, stigmatizzano il metodo «autocratico» adottato dal sindaco e lamentano anche loro che la decisione è stata presa «senza un bando o una manifestazione d’interesse che avrebbe garantito il necessario coinvolgimento degli attori culturali e sociali». I consiglieri comunali, Francesco Caruso e Francesco Luberto in testa, vanno però oltre. Nel loro mirino c’è anche la scarsa pubblicità data da Palazzo dei Bruzi al finanziamento da 500mila erogato dalla Regione proprio per il potenziamento del Rendano. «Continua ad attribuirsi meriti non suoi» dice la minoranza a proposito dell’amministrazione comunale. Il caso sarà segnalato alla commissione Controllo e garanzia.