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Matteo Salvini non si sbilancia sul sostegno a Mario Occhiuto, ma fa intendere chiaramente che «sosterrò il candidato del centrodestra unito, stiamo cercando di allargare la coalizione». Il leader della Lega sbarca poco dopo le 18 a Lamezia Terme e si ferma a parlare con i giornalisti, ai quali rilascia una breve dichiarazione prima di ripartire verso Cosenza. «Sono i calabresi che devono decidere da chi vogliono essere rappresentati in Regione, mi chiedono di investire sul nuovo, coinvolgere donne e uomini nuovi e con tutto il rispetto per chi sta in politica da tanto tempo, è arrivato il momento di guardare avanti».

Su chi sarà il candidato governatore del centrodestra, Salvini richiama l’anticipazione fatta da Cosenza Channel all’indomani della cena a casa di Vittorio Sgarbi, alla quale aveva partecipato anche il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. Quella sera, infatti, i due avevano parlato di allargare la coalizione per vincere le elezioni Regionali. «Non porto il candidato, sarò a disposizione della coalizione. Stiamo cercando di allargare la squadra, perché dall’altra parte stanno facendo le ammucchiate pur di salvare le poltrone». Salvini poi parla dei temi calabresi: «Io non posso pensare che i cittadini di questa regione siano contenti della sanità di oggi, delle strade, del malaffare, della mancanza del lavoro. Se vogliono il cambiamento vero devono scegliere la Lega che governa da tanti anni in diverse regioni».
Il discorso di Salvini al teatro “Morelli” di Cosenza
Al grido di “c’è solo un Capitano”, gli elettori e simpatizzanti della Lega, accolgono Matteo Salvini nel teatro “Morelli” di Cosenza. «Qualcuno si sente padrone di questa città, ne ho letti di tutti i colori su Facebook. Chiedo a questi uomini dei centri sociali dov’erano quando la sinistra rubata lavoro, futuro e salute ai calabresi». L’ex ministro dell’Interno ringrazia coloro i quali hanno preso un permesso al lavoro per essere presenti al suo comizio e critica i manifestanti. «Mi dispiace per i poliziotti di Cosenza che devono perder tempo a presidiare la città per evitare che succedano cose peggiori. Sogno però un Paese dove ognuno possa esprimere la sua opinione nel rispetto della legge e delle regole».
Attacco ai grillini e i progetti per la Calabria
Poi attacca il ministro dell’Istruzione Fioramonti che vuole mettere una tasse sulle merendine. «Manderemo a casa questo Governo di abusivi, traditori e ignoranti». La Calabria, dice Salvini, «ha una grande occasione per riscattarsi. Purtroppo dipendete da Oliverio che deve capire quando votare, ma sappiano che andranno a casa lo stesso». E ancora, l’ex ministro dell’Interno parla di sanità: «La Calabria è l’ultima regione italiana. Aziende sanitarie commissariate e sciolte per mafia. Se fossi nel Partito democratico avrei vergogna a farmi vedere in piazza». Sugli immigrati, parla di un numero in netta ascesa: «Ci sono più sbarchi, anche in Calabria come avete potuto vedere. In questa terra abbiamo distrutto occupazioni abusive» senza dimenticare la vicenda di Mimmo Lucano «che voleva sostituire i calabresi che scappano con gli immigrati». Salvini spiega che «il futuro della Calabria è in mano ai calabresi, ma se non cambiamo nulla questa terra perderà un terzo della sua popolazione».
Le elezioni regionali e la querela a Nicola Morra
Sulle Regionali afferma che «se la Lega andrà al voto, le case popolari e i bonus bebè andranno prima agli italiani, prima ai calabresi. Conte riapre i porti? Non ho capito se c’è o ci fa». Il leader della Lega, inoltre, afferma che «il nome del candidato è l’ultimo dei miei pensieri, vorrei guardare avanti. Mandiamo a casa la sinistra, senza commettere gli errori della sinistra. Governare cinque anni, senza avere problemi extra-politici». Sulla sanità chiede ai presenti «se vi sembra normale che trovo calabresi che partono da Lamezia Terme per fare la chemioterapia a Milano, spendendo mille euro».
«Questa è una terra stupenda, ma penso alla 106 Jonica che sembra un cimitero, se non ci sono ferrovie, se non ci sono porti, come faccio ad arrivare in questi posti meravigliosi? C’è qualcosa che non funziona, visto che in alcune zone devi chiedere anche il permesso ai mafiosi per aprire un’attività. Dove c’è la Lega non c’è la ‘ndrangheta, lo dico a voce alta». E rivela di aver querelato Nicola Morra, senatore del M5S «che si è permesso di dire che chi invoca Maria Vergine non dovrebbe darlo perché dà segnali alla mafia. Allora ti dico che sei un cretino».