Per alcuni le parole di Matteo Salvini ieri a Cosenza sono un segnale negativo per il candidato governatore di Forza Italia, Mario Occhiuto. Se anche fosse così, i problemi per l’attuale sindaco di Cosenza sono ben altri. La Lega in Calabria dovrebbe stare ai patti nazionali, seguendo le indicazioni di chi ha avuto “in dote” la possibilità di proporre il nome del candidato alla Presidenza della Giunta regionale. I problemi per Mario Occhiuto sono strettamente legati alle altre posizioni regionali che di sicuro provocano più pensieri all’architetto. E lo sa bene anche lui, visto che Salvini tiene a vincere più in Emilia Romagna che altrove. E’ una regione rossa che più rossa non si può e se dovesse prevalere il candidato leghista sarebbe un trionfo. Tutte le più importanti Regioni italiane sarebbero governate dalla Lega: Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia ed eventualmente l’Emilia Romagna.

I (veri) problemi di Mario Occhiuto

I problemi di Mario Occhiuto riguardano la forte opposizione in seno al centrodestra di coloro i quali non vedono di buon grado la sua candidatura, da Fratelli d’Italia (che punta su Wanda Ferro) ai gruppi catanzaresi e cosentini che fanno a riferimento ad Aiello e Gentile, senza dimenticare dei timidi focolai reggini che farebbero carte false per cambiare i coordinatori regionali di Forza Italia, Jole Santelli e Roberto Occhiuto. Mario Occhiuto deve superare questi scogli per essere definitivamente candidato del centrodestra unito. I ragionamenti politici che si fanno in Calabria – dovrebbero sapere Salvini e Invernizzi – sono totalmente diversi da quelli che sono fatti in altri territori. Qui contano gli interessi, i voti sul territorio e i rapporti di forza (anche trasversali) che si generano in questi momenti della vita politica calabrese. Mettere in discussione, dunque, il candidato di Forza Italia in Calabria rischierebbe di far saltare gli equilibri nazionali e la Lega, nonostante il vento in poppa derivato dai sondaggi, non può permettersi passi falsi. Le Regionali in Calabria sono un’altra cosa, capito Salvini?