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Il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, stamattina affronterà il nodo scuole col Prefetto e poi deciderà il da farsi, cioè se procedere alla chiusura o meno.
Non diamo la colpa alle scuole
«Davanti a una richiesta dell’Asp devo per forza fare una riflessione. Però, aggiungo, esiste un protocollo nazionale che prevede che i bambini, fino alla prima media, debbano essere presenti in aula; le ordinanze “arlecchino” di altri sindaci, spesso in controtendenza con le prescrizioni nazionali, sarebbero da evitare, tant’è che anche alcune ordinanze regionali sono state impugnate. Ma qui, purtroppo, abbiamo un problema reale e parlo dei tempi di processamento dei tamponi. Se dovessi ora valutare la chiusura delle scuole per 15 giorni, darò delle prescrizioni alla stessa azienda sanitaria. Non è la scuola in difetto, che sia chiaro, e saranno i bambini a pagare le inadempienze di altri».
Se ci sarà una pausa di 15 giorni pretenderò procedure più veloci
E continua, puntando il dito contro chi doveva procedere a sveltire le procedure e non l’ha fatto: «Pretenderò che si risolvano le inefficienze che ci sono state. Nella scuola abbiamo fatto degli investimenti per rendere le aule sicure e più grandi, con i banchi monoposto distanziati e adesso se la scuola chiuderà sarà d’obbligo, per chi di dovere, trovare una soluzione perché non può restare chiusa per un anno solo perché chi poteva fare qualcosa non l’ha fatto».