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«Negli ultimi mesi, nel pieno del dibattito elettorale, si è tentato di far passare un messaggio tanto semplice quanto fuorviante: che l’amministrazione comunale guidata da Giovanni Politano non si sarebbe impegnata abbastanza per difendere l’Ospedale “San Francesco” di Paola. A lanciare l’accusa è soprattutto Graziano Di Natale, oggi candidato a sindaco, ma fino a pochi mesi fa componente della stessa maggioranza che ora attacca» così in una nota La coalizione di Giovanni Politano Insieme per Paola.
«La realtà, tuttavia, è ben diversa. Il lavoro portato avanti in questi anni è stato complesso, silenzioso ma concreto. E, soprattutto, non è stato un lavoro isolato del Comune, ma il frutto di una sinergia istituzionale tra l’ASP di Cosenza, l’amministrazione regionale e il Comune di Paola, ciascuno per le proprie competenze.
Il ruolo del Comune: vigilanza, stimolo, raccordo
Partiamo da un dato di fatto: la sanità non è competenza diretta dei Comuni. Il sindaco non può assumere medici, non può decidere aperture o chiusure di reparti, non può stanziare fondi per TAC, sale operatorie o angiografi. Il suo ruolo, previsto dalla legge, è quello di vigilanza e tutela della salute pubblica, con poteri limitati ma importanti di impulso e raccordo tra i livelli istituzionali.
Ed è esattamente questo il lavoro che è stato svolto: sollecitare, stimolare, pretendere risposte, raccordare soggetti diversi, soprattutto in una regione come la Calabria dove la sanità è commissariata.
La sinergia con la Regione Calabria e l’ASP di Cosenza
Il vero cambio di passo per l’Ospedale di Paola è avvenuto con la nascita di una collaborazione efficace tra il Comune, l’ASP di Cosenza e la Regione grazie al rapporto personale di Giovanni Politano con il presidente Roberto Occhiuto, in qualità di commissario alla sanità, e grazie soprattutto all’impegno del consigliere regionale del Tirreno Sabrina Mannarino. Una collaborazione che ha prodotto atti concreti, stanziamenti reali e cantieri avviati.
Ad oggi, sono stati programmati e finanziati interventi per oltre 14,6 milioni di euro. Alcuni sono già conclusi, altri in corso, altri ancora in fase di gara o cantierizzazione. Tra questi:
- Nuovo Blocco Operatorio (6 milioni di euro)
- Ampliamento e riqualificazione del Pronto Soccorso (1,2 milioni di euro)
- Nuovo plesso per laboratorio analisi, CUP e parcheggi (2,5 milioni di euro)
- Riqualificazione della Dialisi (550.000 euro)
- Potenziamento Stroke Unit e Terapia Intensiva (450.000 euro)
- Realizzazione di una nuova sala di Emodinamica (320.000 euro)
- Riqualificazione della Radiologia (800.000 euro)
- Realizzazione di due nuovi ascensori per la movimentazione di pazienti e personale
- Cappotto termico esterno e infissi nuovi (2,3 milioni di euro)
A questi si aggiungono lavori già eseguiti: la sala per la terapia oncologica, l’installazione del nuovo angiografo, l’adeguamento UTIC, e interventi strutturali su Medicina e Ortopedia.
L’emodinamica: pronta ma non ancora attiva. Ecco perché
Un esempio emblematico è la sala di Emodinamica: completamente allestita, attrezzata e pronta per entrare in funzione. Tuttavia, la normativa nazionale impone che questo tipo di servizio venga attivato solo in bacini con almeno 250.000 abitanti. Ecco perché, insieme alla Regione e all’ASP, si sta lavorando a una formula che consenta l’attivazione della sala a Paola, costruendo una rete con altri presìdi ospedalieri della Provincia per superare i vincoli burocratici.
Questa non è inerzia: è lavoro istituzionale paziente e tecnico, nel rispetto della legge ma con l’obiettivo fermo di dare un servizio salvavita a tutto il Tirreno cosentino.
La pista dell’elisoccorso: realizzata e consegnata alla città
Altro tassello fondamentale: la realizzazione della nuova pista di atterraggio per l’elisoccorso, oggi operativa e purtroppo già utilizzata in diverse emergenze. È un’infrastruttura strategica, che prima mancava e oggi consente un collegamento rapido con i centri di alta specializzazione.
I reparti che funzionano e che attraggono pazienti
Al di là dei lavori infrastrutturali, l’Ospedale di Paola è oggi uno dei più performanti tra gli Spoke dell’ASP di Cosenza. I numeri parlano chiaro: reparti pieni, prestazioni in continuo aumento.
- In Cardiologia/UTIC, grazie alla direzione della dott.ssa Manes, sono stati avviati impianti di pacemaker di ultima generazione.
- La Chirurgia Generale, sotto la guida del dott. Squillante, è diventata un punto di riferimento per la chirurgia addominale e oncologica.
- L’Oncologia Medica, grazie al dott. Filippelli, è ormai riconosciuta a livello regionale e nazionale.
- La Medicina Interna, diretta dal dott. D’Amico, si distingue per capacità clinica e umanizzazione delle cure.
- L’Ortopedia, diretta dal dott. Candela, continua a produrre numeri brillanti, anche in condizioni logistiche complesse.
- Il Pronto Soccorso, grazie alla dott.ssa Orsola Sguglio, è il fiore all’occhiello del nostro ospedale e attrae pazienti anche dalla città di Cosenza.
Conclusioni: i risultati non sono propaganda, sono realtà verificabile
Invece di contribuire a questo percorso, alcuni – come Graziano Di Natale – hanno preferito rompere, polemizzare e oggi, in campagna elettorale, provano a intestarsi battaglie che non hanno mai realmente combattuto, o che hanno usato solo come leva politica – conclude la nota -. Chi ha davvero a cuore la salute dei cittadini non ostacola il lavoro comune, ma lo rafforza.
Noi, invece, continueremo su questa strada: collaborare, proporre, vigilare, pretendere, senza slogan ma con atti, progetti, delibere, cantieri. Perché la sanità non si difende con i post su Facebook, ma con il lavoro quotidiano tra Comune, ASP e Regione».