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di Marcella Mastrobuono
Le schede non saranno dichiarate automaticamente valide, come voleva Forza Italia, ma andranno valutate caso per caso dal Comitato di Verifica. Colpo di scena, ma neanche tanto. Equilibrio, lo chiamano fonti interne al Movimento 5 Stelle. Compromesso politico: «Bisognava concedere qualcosa al Movimento dopo le barricate, alla fine è passata la linea del presidente Pd della Giunta, Fornaro».
Fatto sta che il nuovo capitolo della lotta all’ultimo seggio tra il Movimento 5 Stelle e Andrea Gentile si è concluso ieri sera nella sala della Giunta per le Elezioni della Camera dei Deputati, dove si votava, tra gli altri, il famoso emendamento a firma Pietro Pittalis.
La seduta dura non più di mezz’ora, ma l’esito, dicono dal Movimento, non sarà scontato: «Non è detto che il riconteggio dia la vittoria ad Andrea Gentile. É un rischio anche per lui, potrebbe venire fuori che ha avuto meno voti di quello che pensa».
Anna Laura Orrico parla di «decisione pilatesca» della Giunta: «È la natura della maggioranza di centrodestra. Forte dei numeri, non ha concesso neanche le audizioni di esperti in materia che avevamo richiesto su una questione assolutamente inedita. Ora si apre una nuova fase della vicenda con la valutazione di ogni singola scheda, non permetteremo che il voto dei calabresi venga ribaltato. Ecco perché come Movimento 5 Stelle non abbiamo partecipato alla seduta: non volevamo essere testimoni e complici di questa scelta fatta, invece, da tutte le altre forze politiche presenti in Giunta».