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Doveva esserci unità, ma anche il simbolo di Forza Italia. Il governatore Roberto Occhiuto non aveva dato spazio a fratture interne e indicato la strada da seguire. Ieri pomeriggio Biagio Faragalli ha annunciato la sua candidatura a sindaco di Montalto Uffugo, ha fatto sapere di avere sette liste a suo sostegno e svelato gli alleati. Se da un lato c’è tra questi il leader di Montalto Azzurra Gigi Catanzaro, dall’altro non compare da nessuna parte il simbolo di Forza Italia di cui è segretario cittadino. Ha preferito puntare sul civismo, fumo negli occhi per i vertici di qualsiasi partito.
Oltre a Catanzaro, gli altri referenti delle liste a suo sostegno sono Pietro Parisano per “La Montalto che vuoi”, Dino D’Elia per “Insieme per Montalto”, Gerardo Molinaro per “Prospettiva Futura”, Silvio Ranieri per “La Migliore Montalto Uffugo”, Domenico Settino per “Passione civica” e Gianni Cosentino per “SiAmo Montalto”.
Tutti «hanno deciso di promuovere e guidare un nuovo progetto politico che possa fungere da traino per la formazione di una larga coalizione democratica e riformatrice, inclusiva e plurale, composta da forze civiche, partiti, associazioni o da semplici cittadini illuminati che intendano mettersi al servizio della città con le proprie idee e con le proprie competenze».
«In considerazione dei tempi ormai ristretti per condurre una efficace campagna elettorale – prosegue la nota congiunta – i gruppi fondatori hanno deciso di indicare Biagio Faragalli, che ha accettato con entusiasmo, quale candidato alla carica di sindaco riconoscendogli unanimemente importanti qualità umane, politiche e professionali, da sempre innamorato della sua città e impegnato nella politica a vari livelli, anche sovracomunali».
Per i firmatari del documento é «l’uomo giusto in grado di trainare e creare entusiasmo intorno a un progetto giovane ed ambizioso che già incontra, in modo palpabile, ampi consensi in quella parte di opinione pubblica che attende una svolta nei metodi e nel merito dell’azione amministrativa.
Nella consapevolezza che dopo dieci anni si chiuda definitivamente un’epoca, la neonata coalizione reputa urgente redigere a più mani un progetto innovativo in grado di mettere insieme le migliori energie del nostro territorio, donne e uomini accomunati dalla passione per la buona politica e per la cultura del fare che vogliano sinceramente partecipare alla costruzione di un futuro migliore per la nostra comunità».
«Si ritiene, infatti, che lo stare insieme pur provenendo da esperienze e sensibilità diverse, sia il presupposto fondamentale per mettere in campo un’azione amministrativa efficace nei risultati e “pacata” nei metodi che dovranno essere assolutamente democratici, mettendo da parte le inutili polemiche che troppe volte hanno avvelenato gratuitamente il clima politico in città.
Alla luce di ciò – dicono i sette sostenitori di Faragalli – sembra evidente che la cifra del valore di un progetto risieda non tanto nella ricerca della novità assoluta degli attori politici, esercizio sterile e fuorviante, bensì nella lungimiranza della proposta politico amministrativa atta a delineare una nuova idea di città da cui partire per migliorare la qualità della vita dei cittadini e per promuovere lo sviluppo socio economico e culturale dell’intero territorio, tenuto conto delle peculiarità e delle potenzialità di ogni contrada.
Ma soprattutto c’è l’intenzione di inaugurare un nuovo modo di fare amministrazione, puntando tutto sulla collaborazione e sulla responsabilizzazione dell’intero consiglio comunale, degli assessori e della macchina burocratica in vista del raggiungimento di ambiziosi obiettivi programmatici, che non possono appartenere a questa o quella maggioranza, bensì devono essere patrimonio comune di tutti».
«E’ necessario promuovere una vera e propria “pacificazione” della città, voltare pagina nei metodi e nel merito cercando di remare tutti nella stessa direzione, avendo come stella polare il metodo democratico e l’individuazione di punti programmatici, chiari e realizzabili, dai quali partire per il rilancio di un territorio, quello di Montalto, unito ed indivisibile, e dalle grandi potenzialità inespresse in tanti settori.
In quest’ottica di collaborazione e di ritrovata concordia per il bene comune, la coalizione ritiene che le tematiche programmatiche, a partire da quelle che sono già patrimonio della nascente coalizione e che saranno illustrate a breve pubblicamente, dovranno essere scritte ed ampliate con le idee e il contributo di tutti coloro i quali vorranno “scrivere” insieme a noi una nuova pagina di storia della città».
«Si auspica, quindi, da subito, senza preclusioni di alcun genere – conclude la nota – l’avvio di un dialogo con gli attori politici, con le associazioni e con i semplici cittadini interessati a contribuire alla rinascita della città di Montalto, orgogliosa della propria storia e delle proprie radici, ma pronta a raccogliere le sfide del futuro nel segno della buona politica, della sana e propositiva amministrazione e della cultura del fare».