«Questa proposta di legge è dannosa perché certifica e vuole cristallizzare la doppia velocità del Paese. E’ vero che è stato il centrosinistra, sbagliando, ad avviare la modifica del titolo V della Costituzione ma oggi è la lettura che si dà a quei principi a preoccupare». Mario Oliverio, più volte deputato, due volte presidente della Provincia, Governatore non è affatto tranquillo per gli effetti che sprigionerà l’autonomia differenziata, ma ancora di più è preoccupato per la scarsa reazione da parte dell’opinione pubblica meridionale alla vicenda.

L’ex Governatore allora cita la Cei e in particolare le parole di Monsignor. Francesco Savino che, a suo giudizio, devono non solo essere condivise ma anche supportate. Invece definisce sbagliata la presa di posizione di Roberto Occhiuto perché vede come un rischio l’eventuale spaccatura delle regioni meridionali. Infine si rammarica per il silenzio dell’Anci regionale su una riforma così impattante per le popolazioni locali. A proposito di Anci, sorride Oliverio di fronte alla sfida che le ha lanciato la presidente regionale per le amministrative di San Giovanni in Fiore «è solo un modo per avere i riflettori su di sè», mentre al marito della Succurro non le manda certo a dire.