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Solo chiacchiere sull’alta velocità ferroviaria in Calabria, mentre un’area urbana da centomila abitanti come quella del cosentino continua ad essere isolata dal resto del Paese. Dal capoluogo bruzio, senza cambi, si può arrivare al massimo a Napoli con un regionale in partenza tre volte al giorno. L’alternativa è recarsi a Paola, uno degli snodi principali dell’asse tirrenica, con coincidenze poco funzionali alle esigenze del risparmio di tempo.
Per questo i sindaci di numerosi comuni dell’hinterland bruzio hanno sottoscritto una formale richiesta indirizzata a Trenitalia, affinché questa anomalia possa essere in parte sanata istituendo la fermata di Castiglione Cosentino del Frecciarossa Sibari-Bolzano, per consentire ai viaggiatori di Cosenza, Rende, Montalto e degli altri centri vicini, di poter godere almeno di un collegamento veloce con la capitale ed altre importanti località della penisola, senza essere costretti a salire su un secondo treno.
«Sorprende – ha detto Salvatore Magarò, sindaco di Castiglione Cosentino, ospite degli studi di Cosenza Channel – che non venga attivata una soluzione semplice e senza investimenti infrastrutturali, quindi praticamente a costo zero, nonostante i benefici per l’utenza siano certificati da studi condotti da esperti e docenti universitari».
Da ultimo, proprio al nostro network, il professore della Sapienza Luigi Martirano, ha ribadito l’importanza del passaggio del Sibari-Bolzano da Castiglione, parlando di innovazione prioritaria e doverosa. «Lo scalo di Castiglione – ha ricordato Magarò – serve il capoluogo ma anche l’Università della Calabria ed una vasta zona industriale. Per raggiungerlo basta una deviazione di pochissimi chilometri con una perdita di tempo di una decina di minuti. Una inezia. E questi pochi minuti certamente si possono recuperare durante la percorrenza. Teniamo conto – ha sottolineato ancora il sindaco – che la Regione per il Sibari-Bolzano eroga a Trenitalia un contributo di circa 450mila euro all’anno. Avrebbe quindi senso, visto che si tratta di un convoglio pagato dai calabresi, allargare il più possibile l’utenza».
C’è poi una seconda istanza cara ai sindaci dell’area urbana cosentina: «Raddoppiare il collegamento con una seconda freccia in partenza da Sibari ma per Milano. Anche questa naturalmente, da far transitare a Castiglione Cosentino. Queste proposte naturalmente non sono in contrapposizione con l’area della Sibaritide, al contrario. Integrano un servizio utile e che l’utenza ha mostrato di gradire».
Sulle mancate risorse per l’alta velocità in Calabria, l’ex consigliere regionale è sarcastico ma realista: «Non so se i miei figli faranno in tempo a vederla. Sicuramente c’è una mancanza di risorse, ma pure poca chiarezza di indirizzo da parte degli organi competenti. Io sostengo che l’alta velocità dovrebbe muoversi a fianco all’autostrada, per tante ragioni che i tecnici più volte hanno presentato. Purtroppo la politica paga lo scotto di un’assenza di visione ma pure della mancanza di personaggi in grado di assumersi la responsabilità delle decisioni».