Sono cinque i candidati consiglieri alle elezioni di Rende inseriti nell’elenco degli “impresentabili”, stilata secondo il codice di autoregolamentazione delle candidature, della Commissione Antimafia. Questo individua i criteri di candidabilità in relazione alla situazione giuridica dei soggetti che si presentano nelle liste. A Rende, scrive l’Ansa, ci sono Franchino De Rango della lista “Avanti Rende libera”, per il quale è in corso un dibattimento per il reato di bancarotta fraudolenta, e Francesco Iorio, della lista “Libertà in movimento”, per il quale è il procedimento per attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti.

A loro si aggiungono Elisa Sorrentino (“Partecipazione”), Fabrizio Totera (“Progressisti Democratici”) e Domenico Ziccarelli (“Avanti Rende Libera”). Questi compaiono nell’elenco perché, nei comuni sciolti per infiltrazioni mafiose in cui ora si svolgeranno le elezioni, rivestivano la carica di sindaco o componente della giunta al momento del decreto di scioglimento.

Nelle altre regioni

Sono 23 in tutta Italia i candidati impresentabili alle prossime elezioni amministrative del 25 e 26 maggio. I comuni più estesi dove si voterà sono nove capoluoghi, di cui tre capoluoghi di Regione. «Anche durante questa tornata delle amministrative la Commissione parlamentare Antimafia ha svolto i controlli sulle liste con gli stessi criteri dello scorso anno: tutti i capoluoghi di provincia, tutti i comuni superiori ai 50mila abitanti e tutti i comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. È un modo per continuare a chiedere alla politica liste pulite e maggiore attenzione quando si scelgono i rappresentanti dei cittadini» ha spiegato la presidente della Commissione, Chiara Colosimo.

Se in città come Genova e Ravenna non risultano candidati impresentabili, a Taranto ne sono stati individuati cinque e a Matera uno. A Taranto i nomi segnalati sono quelli di Rossella Basile, candidata nella lista civica “Movimento sportivo”, per la quale è in corso un giudizio per riciclaggio; Mimma Albano, nella lista civica “Noi Taranto”, per la quale è in corso un procedimento per usura; Antonio Damiano Milella, della lista “Democrazia Cristiana”, condannato in primo grado per turbata libertà degli incanti; Rosario Ungaro, candidato di Forza Italia, per il quale è in corso un giudizio per corruzione aggravata per atto contrario ai doveri d’ufficio e turbata libertà degli incanti; e Cataldo Renna, anch’egli in lista con Forza Italia, per il quale è in corso un giudizio per traffico di influenze illecite.

A Matera è stato segnalato Francesco Paolo Lafortezza, candidato nella lista “Io Sud”, per il quale è in corso un dibattimento per frode informatica. Nel comune di Giugliano, in provincia di Napoli, sono stati individuati Paolo Di Nardo, candidato nella lista “Unione di centro adesso Giugliano”, condannato per usura, e Gennaro Pignatelli, candidato in una lista civica, citato a giudizio per frode informatica e accesso abusivo a un sistema informatico o telematico.

A Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, figura Titina Caruso, candidata con Forza Italia, per la quale è in corso un dibattimento per bancarotta fraudolenta e trasferimento fraudolento di valori. Infine, sono stati considerati impresentabili anche quei candidati che, nei cinque comuni sciolti per infiltrazioni mafiose in cui si svolgeranno le elezioni, rivestivano la carica di sindaco o assessore al momento del decreto di scioglimento. Per Orta Nova (Foggia) si tratta di Francesco Russo. Per Castiglione di Sicilia (Catania) figurano Antonino Camarda, Salvatore Monforte, Francesco Raiti e Salvatore Farfaglia. Per il comune di Palagonia (Catania) risultano Salvatore Astuti, Michele Luca Francesco Lauria, Francesco Paolo Favata e Giuseppina Colomba.