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«Rende ha tutte le carte in regola per diventare una vera destinazione turistica, non solo un punto di passaggio per chi viaggia per lavoro». Lo afferma Marco Saverio Ghionna, candidato a sindaco della città per il centrodestra, partendo dai dati della tassa di soggiorno che ogni anno frutta al Comune circa 400mila euro.
Una città pronta ad accogliere, ma ancora troppo legata al business travel
La città di Rende dispone di circa 800 posti letto, con una concentrazione del 90% in strutture a quattro stelle, orientate perlopiù a un’utenza business. «Oggi la gran parte dei soggiorni avviene dal lunedì al venerdì – osserva Ghionna – ma è il momento di guardare oltre e aprirsi a nuovi segmenti di turismo culturale, esperienziale e naturalistico».
Rende, punto strategico tra costa e montagna
Ghionna sottolinea il valore strategico della posizione geografica di Rende, snodo tra entroterra e costa tirrenica e baricentro naturale per chi desidera visitare la Calabria storica e paesaggistica. «Il centro storico, le chiese, i musei, le botteghe, l’arte contemporanea, la gastronomia e la vivacità serale del territorio – prosegue – rappresentano una ricchezza su cui costruire un’offerta turistica completa e identitaria».
Una visione di sviluppo condiviso
Secondo il candidato del centrodestra, la leva turistica può essere attivata solo attraverso una rete tra istituzioni, imprese, associazioni e cittadini. «La collaborazione tra pubblico e privato è essenziale per creare un’identità turistica forte, autentica e sostenibile. Dobbiamo puntare su iniziative capaci di attrarre investimenti e giovani talenti».
Da città dormitorio a destinazione di valore
Ghionna evidenzia la necessità di stimolare l’imprenditoria locale e promuovere iniziative che favoriscano una trasformazione economica duratura: «Rende può diventare un modello di turismo contemporaneo, integrando cultura, innovazione e accoglienza, in una visione che vada oltre la semplice funzione di città dormitorio».
«Investire nel turismo – conclude – significa credere in un futuro diverso, in cui Rende diventa una città da visitare, vivere e raccontare. Serve una visione e un lavoro collettivo per scrivere questa nuova pagina».