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Il Consiglio comunale, riunitosi sotto la Presidenza di Giuseppe Mazzuca nella sala delle adunanze del Consiglio provinciale di Piazza XV Marzo per l’attuale indisponibilità della sala consiliare di Palazzo dei Bruzi, ha approvato con 20 voti a favore e due voti contrari (Bianca Rende e Francesco Luberto) e con la minoranza che ha abbandonato l’aula, il Rendiconto di gestione, il conto di bilancio, lo stato patrimoniale e il conto economico per l’esercizio finanziario 2022. Disco verde della massima assemblea cittadina, in questo caso all’unanimità dei consiglieri presenti, all’ “Autorità rifiuti e risorse idriche Calabria” (Arrical) ai sensi della Legge Regionale 20 aprile 2022, n. 10, riguardante l’organizzazione dei servizi pubblici locali dell’Ambiente.
A svolgere la relazione sul rendiconto di gestione, sul conto di bilancio, lo stato patrimoniale e il conto economico per l’esercizio finanziario 2022, è stato l’Assessore al bilancio Francesco Giordano che ha illustrato, in sintesi, l’iter che ha portato alla approvazione del rendiconto per il 2022.
Pur ribadendo la situazione di “enorme difficoltà finanziaria in cui versa l’Ente” l’Assessore Giordano si è mostrato, in più passaggi della sua relazione, incline all’ottimismo, «perché – ha detto – abbiamo messo dei piccoli tasselli per poter voltare pagina e cambiare registro».
«In sostanza – ha aggiunto il titolare della delega al bilancio nelle conclusioni del suo intervento – possiamo affermare che, ad invarianza di condizioni rispetto alle gestioni precedenti, il Comune di Cosenza è riuscito, nel corso del 2022, a registrare un disavanzo gestionale di 12 milioni di euro che, senza il disavanzo da ripianare, di circa 3milioni di euro e senza la rata di adl (anticipazione di liquidità) posta ad esclusivo carico dell’Ente, di circa 5milioni di euro, si sarebbe attestato a soli 4 milioni di euro riconducibili al noto squilibrio strutturale che l’Ente si riporta dal 2020 di circa 8 milioni che l’Amministrazione guidata dal Sindaco Franz Caruso ha, pertanto, sostanzialmente dimezzato.
Se poi – ha detto ancora l’Assessore Giordano -si considera che, per una serie di eventi e condizioni, tra le quali la totale assenza di personale ed il sopraggiungere di circostanze esogene che richiederebbero altra apposita seduta consiliare, non si è ancora riusciti a porre in essere le misure programmate nel Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale, ora all’esame della Corte dei Conti, viene naturale essere ottimisti, nel senso di ipotizzare fondatamente che, non appena le misure del piano, con particolare riferimento all’incremento delle entrate proprie tributarie e patrimoniali (titolo 1 e 3), dovessero trovare giusto e anche parziale compimento, l’Ente potrebbe effettivamente rinvenire le risorse necessarie a ripianare gli squilibri che hanno imposto il ricorso ad un nuovo PRFP».
Giordano ha poi evidenziato altri due aspetti positivi e cioè: la riduzione dell’indebitamento residuo verso fornitori, che scende dai 166 milioni del rendiconto 2021 ai 127 milioni del rendiconto 2022 e il rimborso integrale al 31.12.2022 dell’anticipazione di tesoreria. «E’ la prima volta – ha puntualizzato – che si verifica da diversi anni a questa parte. Ciò – ha rimarcato – non può che essere indice di maggiori flussi di cassa che, a loro volta, sono indicativi di una maggiore attenzione al lato entrate del bilancio, rispetto a quello spese».
Giordano lo ha definito «un cambiamento di rotta sul quale si tratterà di insistere onde raggiungere l’obiettivo atteso da tutti, vale a dire lo stabile riequilibrio di bilancio che, perché no, è, esso stesso, condizione essenziale, per poter intavolare ogni utile discussione in tema di città unica».
Nella prima parte del suo intervento l’Assessore Francesco Giordano aveva ripercorso, con estrema chiarezza, le diverse fasi dell’iter che ha condotto all’approvazione del rendiconto di gestione 2022.
Ha ricordato anzitutto l’insediamento, agli inizi di ottobre 2021 della nuova Amministrazione comunale a guida Franz Caruso. Poi l’approvazione, con deliberazione del Consiglio Comunale n.57 del 29/12/2021, immediatamente eseguibile, del bilancio di previsione per l’esercizio del 2021/2023 (di fatto, un’anticipazione del consuntivo 2021).
«Inoltre – ha detto ancora Giordano – con deliberazione del Consiglio Comunale n. 21 del 12/07/2022 si è proceduto all’approvazione del Rendiconto di gestione e del conto di bilancio, stato patrimoniale e conto economico per l’esercizio finanziario 2021, con un risultato negativo di amministrazione riconducibile all’Ente “in bonis”, di meno 23.885.932,99 da applicare ai bilanci successivi.
Con deliberazione consiliare n. 127 del 26/09/2022, si stabiliva di:
- dare atto dell’impossibilità di ripianare integralmente il disavanzo accertato nel conto consuntivo 2021 di cui alla deliberazione del Consiglio comunale n. 21/2022 con le misure ordinarie di cui agli artt. 193 e 194 del D.lgs. n. 267/00 e quindi entro il termine di durata triennale del bilancio;
- dare atto che al bilancio di previsione 2022-2024 per ognuna delle tre annualità 2022-2023-2024, venisse applicata, prima di tutte le spese, una quota di disavanzo pari ad 1/10 dello stesso, sulla base di un’ipotesi di piano di riequilibrio decennale ex art 243 bis del TUEL;
- proporre al Consiglio Comunale la tempestiva attivazione della procedura di riequilibrio pluriennale di cui all’art. 243 bis. del D.lgs. n. 267/00;
L’Assessore al bilancio di Palazzo dei Bruzi ha poi ricordato che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 30/2022 del 18.10.2002 si stabiliva di:
- fare ricorso, alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, quale prevista e disciplinata dall’art. 243-bis, comma 1, del D.Lgs. 267/2000;
- di riservare a successiva deliberazione l’approvazione del piano entro il termine perentorio di 90 giorni per il ripristino del pieno riequilibrio finanziario;
- di dare atto della sospensione delle procedure esecutive intraprese nei confronti del Comune fino alla data di approvazione o di diniego di approvazione del piano dì riequilibrio pluriennale di cui all’art. 243-quater, commi 1 e 3 del TUEL;
Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 31 del 18/10/2022 si procedeva ad approvare il Documento Unico di Programmazione, il bilancio 2022-2024 e la salvaguardia degli equilibri di bilancio 2022.
Inoltre, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 3 del 17/01/2023, si stabiliva di:
- approvare il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale redatto secondo le disposizioni contenute all’articolo 243 bis del decreto legislativo n. 267/2000;
- di dare atto che il Piano di Riequilibrio avrebbe avuto durata ventennale a partire dal 2022 e fino al 2041 e avrebbe coperto una massa passiva quantificata in complessivi € 148.135.320,37 euro, di cui € 95.330.944,90 per ricostituzione del FAL (Fondo di anticipazioni di liquidità) (ex art. 1, comma 789, Legge di Bilancio 2023) oltre 70.000.000,00 euro più interessi, per la contrazione del mutuo necessario alla liquidazione della massa passiva del dissesto dell’ente;
- di ribadire che le procedure esecutive intraprese nei confronti del Comune sarebbero rimaste sospese fino alla data di approvazione o di diniego di approvazione dello stesso.
«In un contesto siffatto – ha inoltre spiegato l’Assessore Giordano – è indispensabile ricordare che, propedeuticamente all’adozione del rendiconto 2022, si è proceduto al riaccertamento ordinario dei residui, dando formalmente atto che i residui attivi e passivi antecedenti al 1° gennaio 2020 (primo esercizio del bilancio stabilmente riequilibrato) sono giuridicamente transitati nella gestione diretta della commissione straordinaria di liquidazione. Pertanto, il riaccertamento dei residui ha riguardato solo quelli formatisi nelle annualità post dichiarazione di dissesto, ossia 2020, 2021 e della gestione di competenza 2022. Infatti – ha proseguito Francesco Giordano – atteso che la Commissione Straordinaria di liquidazione, alla data odierna, non ha fatto pervenire l’elenco dei residui di propria competenza, aggiornati in base alle proprie movimentazioni, i residui antecedenti al 2020 risultano aggiornati, ai fini della formazione dell’odierno rendiconto, solo sulla base delle movimentazioni registrate dall’Ente in bonis, salvi i necessari aggiornamenti contabili da rendersi a cura dell’OSL. Tale modus operandi – ha spiegato ancora l’Assessore al bilancio – è giustificato dalla necessità, suffragata dalla giurisprudenza contabile, di predisporre due diversi prospetti dimostrativi di risultato di amministrazione: uno che tenga conto di tutte le movimentazioni intervenute nella contabilità dell’Ente e riguardanti anche la movimentazione dei residui ante dissesto (per l’allineamento con BDAP e Tesoreria) e un altro, che tenga conto della movimentazione dei residui riconducibili esclusivamente all’Ente in bonis (2020-2021-2022)».
Giordano ha sottolineato ancora, quale fatto giuridico rilevante intervenuto quasi al termine dell’esercizio finanziario di riferimento, l’inserimento nella legge di bilancio per il 2023 dell’obbligo, per gli enti in dissesto, di riesposizione del F.A.L. che per il Comune di Cosenza, comporta un equivalente peggioramento del risultato di amministrazione, in termini di maggior disavanzo, alla data del 31/12/2022, di oltre 95 milioni di euro.
«Sulla tematica – ha ricordato Giordano – si era registrato l’autorevole intervento della Sezione delle Autonomie della Corte dei conti con la deliberazione n. 8 depositata l’8 luglio 2022, che, superando l’indirizzo fornito da alcune sezioni regionali (deliberazione Corte dei Conti Regione Calabria nr. 32/2022 fornita proprio al Comune di Cosenza) aveva espressamente chiarito che: “La gestione delle anticipazioni di liquidità erogate dalla Cassa Depositi e Prestiti per l’estinzione di debito pregresso, ai sensi dell’art. 1 del d.l.n. 35/2013 e di successivi interventi normativi, contratte dall’ente prima del 31 dicembre dell’anno antecedente la dichiarazione di dissesto, ricade nella competenza dell’Organo Straordinario di Liquidazione, in quanto relative ad atti o fatti verificatisi antecedentemente alla dichiarazione di dissesto“. Tali conclusioni – ha aggiunto Francesco Giordano – sono poi state superate con l’apposita modifica normativa di cui al comma 789 della legge di bilancio 2023 (legge 29 dicembre 2022, n. 197), in forza della quale l’articolo 255, comma 10, del TUEL, è stato modificato spostando, definitivamente, sull’Ente in bonis la gestione delle AADDLL 2013 e successive, anche in termini di riesposizione del FAL a rendiconto. Tale disposizione risulta, da ultimo, modificata dall’art. 18, comma 1, lett.d. del DL 44 del 22.04.2023 che consente di differire la riesposizione del FAL al rendiconto 2025 con riferimento 2024».
Il Comune di Cosenza potrà posporre al 31 dicembre 2024 l’obbligo di ricostituzione del Fondo anticipazioni di liquidità e di ripiano del conseguente ed equivalente maggior disavanzo di amministrazione, con ciò determinando la necessità di rimodulare il piano di riequilibrio ventennale approvato a gennaio di quest’anno.
Come noto, il Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale (PRFP) è stabile negli obiettivi definiti e concordati che rimangono non modificabili discrezionalmente da parte dell’Ente a meno che, come nel caso di specie, non sopravvengano eventi esogeni in grado di modificare il quadro normativo di riferimento rendendo necessario adeguare il piano, onde renderlo coerente con le nuove disposizioni.
«Ed è questo – ha precisato l’Assessore Giordano – che ci chiede l’Organo collegiale di revisione: modificare il rendiconto 2022, stralciando temporaneamente il FAL, con un miglioramento, solo temporaneo, del risultato di amministrazione post accantonamenti e vincoli, che scende a meno 35 milioni, fronte dei meno 130 milioni delle prima versione del rendiconto di gestione; rimodulare il PRFP, in virtù del fatto che riesporre il FAL al 31.12.2024, comporterà una riduzione della massa passiva complessiva posta alla base del PRFP del gennaio 2023, di circa 8 milioni di euro che, unitamente ai miglioramenti gestionali registrati a rendiconto 2022 (da meno 148 milioni programmati a meno 130 milioni effettivi) ed alla riduzione del mutuo da contrarre per il dissesto (da 70mln a 55mln), determina la necessità di aggiornare il PRFP nei numeri, nelle strategie operative, nelle misure da porre in campo e, verosimilmente, nelle tempistiche di ripristino degli equilibri. Altra richiesta dell’Organo collegiale di revisione, l’avvio di immediate interlocuzioni, oltre che con il Ministero e con la Cosfel, anche con la sezione regionale della Corte dei Conti onde concordare le corrette procedure da applicare per addivenire a tale rimodulazione».
«In merito ai miglioramenti gestionali riferibili all’esercizio 2022, si consideri tra l’altro– ha rimarcato ancora Giordano – che, in applicazione della intervenuta disposizione normativa in tema di gestione del FAL, che ha posto a carico dell’Ente in bonis l’onere di far fronte, a far data dal 1° gennaio 2023, con le proprie risorse e sul proprio bilancio, al pagamento delle rate del piano di ammortamento delle anticipazioni di liquidità contratte negli anni, si è proceduto secondo principio di massima prudenza contabile, a non accertare sul bilancio 2022 il credito maturato fino al 31 dicembre verso la Commissione straordinaria di liquidazione, in forza del pagamento delle rate dell’ADL che la norma poneva a carico della Commissione e di cui, invece, l’Ente si è fatto, tempo per tempo, carico.
Appare chiaro, infatti, che, attesa la non retroattività della previsione contenuta nella legge di bilancio per il 2023, il pagamento delle rate antecedenti il 2023, rimarrebbe a carico della Commissione Straordinaria di Liquidazione e, attesi i pagamenti anticipati dall’Ente, quest’ultimo ben avrebbe potuto riportare equivalenti crediti (oltre 15 milioni di euro) tra i propri residui attivi alla data del 31.12.2022.
Qualora si fosse optato per questa soluzione, la gestione di competenza del Comune di Cosenza per l’esercizio 2022, prima vera annualità dell’Amministrazione guidata da Franz Caruso, si sarebbe chiusa, anziché con un disavanzo di gestione di circa meno 12 milioni di euro, con un avanzo di circa 3 milioni di euro che avrebbe consentito di rideterminare il disavanzo di amministrazione accertato alla data del 31.12.2021, portandolo da 23 milioni di euro a circa 20 milioni.
Tale scelta di carattere prudenziale di non accertare i crediti verso la Commissione straordinaria di liquidazione, giustificata dalla incertezza interpretativa in materia, lascia spazio ad una valutazione positiva del risultato della gestione di competenza per l’esercizio 2022 nella misura in cui tale risultato, ammonta a meno 12.846.340,14 euro che, laddove si configurasse, postuma, la recuperabilità del credito verso l’OSL, si attesterebbe ad un valore superiore ai 3 milioni di euro».
«Se poi – ha aggiunto l’Assessore al bilancio di Palazzo dei Bruzi – si estende l’analisi al più ampio risultato di amministrazione finale calcolato al 31.12.2022, comprendente anche la gestione dei residui di competenza dell’Ente in bonis (2020-2021), si osserva una evoluzione del risultato di amministrazione che, benchè peggiorativa rispetto al risultato registrato al 31.12.2021 [da meno 23mln di euro a meno 130 milioni (meno 35 milioni senza il FAL) risulta ampiamente migliore rispetto ai valori attesi ed inseriti nel piano di riequilibrio dove si prevedeva un disavanzo al 31.12.2022 di oltre 145 milioni di euro (meno 53 milioni senza il FAL)».
Il consistente miglioramento del risultato atteso, evidenziato da Giordano, è stato da lui stesso definito «la conseguenza di una serie di fattori positivi» che lo stesso assessore ha, sia pure in maniera non esaustiva, elencato:
- la consistente riduzione del disavanzo atteso dalla gestione di competenza da meno 23 milioni a meno 12 milioni per un recupero di 11 milioni di euro, di cui circa 1 milione recuperati sul valore atteso del FCDE al 31.12.2022 (da circa 59 mln di euro a circa 58 milioni a seguito di un leggero miglioramento della capacità di riscossione dell’Ente in conto residui di circa il 6%);
- la riduzione degli accantonamenti a fondo perdite delle società partecipate, atteso l’intervenuto avvio della procedura concorsuale di concordato preventivo in continuità della società partecipata AMACO SPA che, ex art.182 sexies della legge fallimentare, comporta la sospensione degli obblighi di ricapitalizzazione eliminando in radice la necessità di una copertura indifferibile delle perdite, che dovrebbe avvenire altrimenti “al buio” e comportare il pericolo di dissipare risorse pubbliche con interventi a fondo perduto, attuati in assenza di serie prospettive di riequilibrio strutturale. Inoltre, l’Ente ha, comunque, dichiarato in maniera programmatica e nell’ambito della predetta procedura concorsuale, la propria volontà e disponibilità ad una ricapitalizzazione attraverso il conferimento di beni disponibili in presenza di un “piano” predisposto nelle forme appropriate rispetto alla tipologia e alla gravità della crisi da risolvere. (recupero di circa 2,5 milioni di euro). Piano, peraltro, recentemente omologato dal tribunale;.
- il miglioramento del risultato di amministrazione pre-accantonamenti e vincoli, dal 2021 al 2022, di circa 3 milioni di euro (da 30 milioni a 33 milioni) indicativo, peraltro, della capacità dell’ente di assicurare il ripiano della quota di disavanzo prevista, in applicazione sull’esercizio 2022 di circa 2.800.000 euro.
Prima della relazione dell’Assessore Francesco Giordano era stato presentato dai capigruppo di maggioranza un ordine del giorno, collegato all’approvazione del rendiconto di gestione, letto in aula dal capogruppo del PD Francesco Alimena (firmato anche dai capigruppo Ivan Commodaro, Raffaele Fuorivia, Francesco Gigliotti, Daniela Puzzo e Roberto Sacco) nel quale è stato chiesto al Sindaco e alla Giunta di proseguire con determinazione sulla positiva strada intrapresa per fare uscire il Comune da una assai critica condizione, ormai divenuta strutturale, organizzativo-finanziaria e tentare di riportarlo in una condizione di “normalità”; di promuovere ed attuare l’avvio di una vera e propria opera di riforma organizzativa-burocratica e, tempestivamente, attivare misure finalizzate all’espletamento delle procedure propedeutiche all’applicazione di quanto previsto nel Testo Unico degli Enti Locali ( ex art. 90 e 110), nonché di procedere contestualmente all’attivazione degli istituti del “comando” e della “mobilità”, per consentire il trasferimento nell’organico comunale di quote di personale già in servizio presso la pubblica amministrazione.
Nella premessa all’ordine del giorno, i capigruppo hanno sottolineato che nel corso degli anni, in seguito al blocco del turn over, l’organico comunale è andato progressivamente riducendosi; che l’attuale dotazione registra un numero di dipendenti assolutamente esiguo per fronteggiare il carico di lavoro che un Comune capoluogo richiede per lo svolgimento delle attività imposte agli uffici di tutti i settori amministrativi; che il numero dei dipendenti e il contingente dei dirigenti ha registrato una riduzione di oltre 1000 addetti negli ultimi quindici anni; che la condizione di dissesto finanziario del Comune ha costituito un ulteriore fattore di aggravamento di tale situazione.
Nel documento presentato al Presidente del Consiglio comunale i capigruppo hanno, inoltre, ricordato lo sforzo straordinario che l’attuale Amministrazione ha avviato, sin dal suo insediamento, per l’avvio di una credibile ed efficace opera di risanamento finanziario, sottolineando, inoltre, che e che l’approvazione del rendiconto di gestione giunge dopo che, in solo diciotto mesi di attività, l’Amministrazione attuale si è fatta responsabilmente carico della approvazione di ben cinque esercizi finanziari e del piano pluriennale di bilancio, per contrastare gli effetti negativi rinvenienti dalla lacunosa e deficitaria precedente esperienza amministrativa. I capigruppo hanno inoltre sottolineato l’introduzione di nuove norme legislative nazionali, che consentono anche ai Comuni, che versano nella condizione di dissesto finanziario, di poter assumere alcune iniziative volte al reclutamento di nuovo personale.