«Rende vive uno dei periodi più bui della sua esistenza. Una città abbandonata a sé stessa. Servizi inesistenti, strade piene di buche, traffico impazzito, verde non curato, discariche a cielo aperto, zona industriale pietosa, centro storico deserto. Tutto questo lasciatoci in eredità da Marcello Manna, un sindaco che ha lasciato solo macerie dietro di sé». Ad affermarlo il coordinatore regionale del Psdi Luigi Cosentini.

«I Commissari oggi tentano di porre rimedio ai danni cercando soluzioni. Ma oggi sentiamo da più parti che questo pessimo sindaco vuole, attraverso i suoi uomini, tornare a guidare la città – aggiunge -. Forse dimentica che il Comune è stato sciolto per infiltrazioni mafiose e la sua amministrazione è stata colpita gravemente dalla magistratura. Rende è stata umiliata e offesa da chi oggi tenta disperatamente di riprendersi il potere per continuare a favorire gli amici degli amici».

«Non possiamo riconsegnare la città a questi personaggi – il suo monito -. Oggi abbiamo il dovere di far tornare Rende al centro della politica con l’unico obiettivo di riparare ai danni causati. Rende deve tornare ad essere la bella e invidiata città che in un recente passato era il fiore all’occhiello della Calabria. Il Psdi forza moderata riformista di sinistra lavora per un centrosinistra unito, con un progetto a largo respiro, intorno ad una figura autorevole di spessore che possa unire tutti e ridare ai cittadini di Rende la città che meritano».