«L’amministrazione comunale vuole fare cassa attraverso la Soget? La domanda se la stanno ponendo migliaia di cittadini coriglianorossanesi, raggiunti in queste settimane da cartelle “pazze”. E bene ha fatto l’ex assessore al Bilancio, Giovanni Palermo, ad intervenire nei giorni scorsi per sottolineare e contestare un modus operandi discutibile». È quanto affermano gli iscritti del circolo cittadino di Fratelli d’Italia che, nel fare propria la preoccupazione di Palermo, lamentando come «la longa manus dell’amministrazione comunale a guida Stasi vada a finire direttamente nelle tasche dei nostri concittadini in un momento di forte crisi come quello che stiamo attraversando. In sostanza gli atti spediti via posta ordinaria, con estrema tempestività, recavano l’avvertimento secondo cui, in luogo di mancato pagamento, si avvieranno le procedure cautelari ed esecutive anche per le cartelle fino a mille euro dal 2000 al 2015. Vi è da sottolineare, però, che nessun debito nei confronti di Soget e Municipia rientra in quella misura. Peraltro, rivolgendosi alla Soget nessun chiarimento viene fornito in merito»

Secondo Fratelli d’Italia «l’interpretazione della “manovra” finanziaria del comune di Corigliano Rossano, a questo punto, sembra piuttosto chiara: fare cassa non per erogare servizi (inesistenti) ai cittadini ma per foraggiare la squallida campagna elettorale del sindaco? Una strategia vergognosa senza fine che Stasi sta ordendo sulla pelle dei coriglianorossanesi».