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Il nostro network aveva anticipato il giorno in cui si sarebbero aperte le urne, adesso c’è anche l’ufficialità. I cittadini saranno chiamati alle urne per la città unica Cosenza, Rende e Castrolibero domenica 1° dicembre 2024 per il referendum consultivo sulla fusione dei tre comuni. Lo ha stabilito il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, con apposito decreto avente ad oggetto la “modifica dei confini territoriali dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero della provincia di Cosenza”. Le operazione di voto dovranno iniziare alle 8 e terminare alle ore 21, con le operazioni di scrutinio al via immediatamente dopo la chiusura delle urne e proseguire fino alla conclusione delle operazioni medesime.
Come noto, la proposta di legge regionale è stata presentata dai consiglieri Pierluigi Caputo, Katya Gentile, Luciana De Francesco, Sabrina Mannarino, Pietro Molinaro, Pasqualina Straface, Giuseppe Graziano e Gianluca Gallo ed ha svolto tutto l’iter procedurale nella I Commissione Affari Istituzionali presieduta da De Francesco. Nell’ultimo consiglio regionale i consiglieri del Pd Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci hanno depositato un emendamento, firmato da tutti capigruppo meno il M5S, per far slittare la data di scioglimento dei tre centri di governo al 2027.
Referendum sulla città unica Cosenza Rende Castrolibero: due i quesiti
Saranno due i quesiti referendari sottoposti agli elettori dei tre comuni. Il primo chiede di esprimersi sulla volontà della fusione, il secondo è relativo al nome che la “nuova” città dovrà assumere:
- «Volete voi che sia approvata la proposta di legge n. 177/XII e che sia istituito un nuovo comune derivante dalla fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero? »
- «Quali delle seguenti denominazioni volete che assuma il nuovo comune derivante dalla fusione dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero? a) Cosenza; b) Cosenza Rende Castrolibero; c) Nuova Cosenza».
Tre i ricorsi pendenti
Fissata la data del referendum per la città unica Cosenza Rende Castrolibero al 1° dicembre 2024, sono tre i ricorsi pendenti al Tar. Franz Caruso e la sua giunta di Palazzo dei Bruzi hanno conferito incarico agli avvocati Angelo Piazza e Renato Rolli al fine di inoltrare ricorso avverso la legge regionale “Omnibus” che autorizza il presidente della giunta regionale ad indire il referendum consultivo per la città unica. Il 4 ottobre è stato approvato lo schema di convenzione con i professionisti incaricati: 10mila euro in totale.
A Rende il Comitato popolare per il “no”, con a capo Sandro Principe e Mimmo Talarico, ha dato mandato di difendere l’autonomia dei municipi ad Alfredo Gualtieri, del Foro di Catanzaro e Presidente della Camera Amministrativa Distrettuale, e a Fabio Liparoti, del Foro di Cosenza e segretario della Federazione Riformista.
A Castrolibero il sindaco Orlandino Greco e la sua squadra di governo hanno dato incarico legale congiunto agli avvocati Gianluca Maria Esposito e Alfonso Celotto. Il Comune ritiene che la legge omnibus che nell’estate del 2023 ha levato l’atto di impulso ai consigli comunali per l’indizione del referendum, violi i principi di autonomia locale. Non solo, perché è del parere che quella legge approvata in Regione violi anche i principi di sovranità popolare. Costo totale 34mila euro.