Silvio Berlusconi pare abbia trovato il nome di superamento per tenere unita la coalizione di centrodestra in Calabria. Non è un nome politico, ma una figura importante della magistratura nazionale, e soprattutto calabrese. Parliamo di Caterina Chiaravalloti, 50enne, oggi presidente del tribunale di Latina, ma in passato presidente del tribunale di Castrovillari che in quegli anni si univa al circondario di Rossano. Impegnata nel mondo scientifico, con diverse esperienze nell’ambito requirente presso la procura di Catanzaro, ha partecipato come delegato del Governo italiano allo svolgimento del G8. Un nome di peso, che abbina trasparenza e legalità, qualità sconosciute in Calabria.

Il rapporto con la politica, tuttavia, nasce da lontano: Giuseppe Chiaravalloti. L’ex presidente della Giunta regionale, epoca Pdl, è il padre della dottoressa Chiaravalloti, che non ha mai interrotto i rapporti con il centrodestra, men che meno con Forza Italia. Proprio per questo motivo, Caterina Chiaravalloti sarebbe un candidato governatore di Forza Italia, sul quale la Lega di Matteo Salvini e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni non avrebbero nulla di dire.

Un passo indietro Sergio Abramo e Mario Occhiuto

Se Caterina Chiaravalloti avanza con decisione nella classifica di gradimento del centrodestra, rimangono indietro Sergio Abramo e Mario Occhiuto. Il sindaco di Catanzaro non convince Silvio Berlusconi, nonostante sia un esponente di Forza Italia. Il fatto, non trascurabile, è che sia un candidato proposto da Matteo Salvini, che inevitabilmente sarebbe “bruciato” al pari di quello di Mario Occhiuto. Il sindaco di Cosenza, dunque, dopo le polemiche delle ultime settimane, a seguito del rinvio a giudizio per il reato di bancarotta fraudolenta della Ofin, ha poche possibilità di rappresentare il centrodestra unito in Calabria. Al suo fianco, tuttavia, ha la coordinatrice Jole Santelli che continua il pressing su Silvio Berlusconi, proponendo prima Mario e poi Roberto Occhiuto.