«Viste le reiterate richieste, comunico che “nella mia qualità di Presidente del Patto Territoriale alto Tirreno Cosentino” ho invitato i Sindaci dei comuni aderenti al Patto e comunque del territorio ad un incontro per giorno 26.04.23 per discutere della problematica». Scrive così, sui suoi canali social, il sindaco di Santa Maria del Cedro Ugo Vetere, facendo riferimento alla spinosa questione dell’aviosuperficie di Scalea, di cui le nostre testate hanno cercato di ricostruire la storia nel dettaglio soltanto qualche giorno fa. L’aviosuperficie, di proprietà del Comune di Scalea, attualmente ha un problema di concessioni e pertanto ha subito molte limitazioni.

Cosa è accaduto

Costruita nei primi anni 2000 grazie ai fondi del Patto territoriale e inaugurata sedici anni fa, l’area è stata gestita fin da quella data in poi da diverse società di cui risulta amministratore l’ingegnere Alberto Ortolani. L’ultima proroga della concessione ha avuto validità fino al 31 dicembre 2008. Dopodiché, a causa di una serie di vicissitudini, la concessione non è mai stata rinnovata, nonostante le reiterate richieste di Ortolani. Nel febbraio scorso, il sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta, ha chiesto delucidazione in merito alla reale situazione, sollevando la questione della mancata concessione. L’Enac, prendendo atto della nota, ha quindi sancito l’estromissione di Ortolani, che ora non avrebbe più titolo a gestire l’area.

Le conseguenze

In mancanza di un bando che consenta la selezione e il subentro di un nuovo gestore, i risvolti della vicenda diventano oscuri, prima di tutto per le conseguenze che potrebbero esserci in termini di servizi e sicurezza delle attività di volo. Il sindaco Perrotta, intervistato dalla nostra emittente, ha difeso la sua posizione parlando di un atto dovuto. Per fare chiarezza, dunque, il sindaco di Santa Maria del Cedro, che è anche presidente del Patto Territoriale, ha chiamato a rapporto i colleghi del territorio per capire quali azioni intraprendere.