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«Da qualche settimana il Comune di Rende pare abbia accelerato sull’iter progettuale che riguarda la cosiddetta Agenda urbana». È quanto riportato in un nota della parlamentare europea, Laura Ferrara che continua:«Si tratta di una strategia centrale della politica di coesione calabrese per il periodo 2014-2020. Notevoli i ritardi che riguardavano i singoli interventi previsti nei centri urbani di Catanzaro, Reggio Calabria e Cosenza. Proprio sui progetti riguardanti Cosenza e Rende – ricorda la Ferrara -, a gennaio di quest’anno, la Commissione europea evidenziava in una risposta ad una mia interrogazione, come fosse necessario selezionare gli interventi entro gennaio 2021 e completarli entro dicembre 2022. Ancora in quella stessa comunicazione si dava notizia di come il Comune di Rende avesse già programmato la selezione delle operazioni per le quali si prevede la piena funzionalità e operatività entro dicembre 2022».
«Accolgo, quindi, con piacere gli annunci dell’amministrazione rendese circa l’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo all’Agenda Urbana Cosenza – Rende 2014-2020. Un progetto, per come leggo, che punta alla sostenibilità ambientale, alla connettività ma soprattutto all’integrazione dei due centri urbani. Mi auguro sinceramente di vedere presto azioni concrete per la realizzazione delle opere previste». «Siamo consapevoli, infatti, di come l’Agenda Urbana Cosenza – Rende, così come quella degli altri agglomerati coinvolti, risenta di anni di immobilismo e quindi di gravi ritardi sulla spesa. Ciò potrebbe mettere a rischio gli investimenti. Per questo continuerò a monitorare l’iter progettuale e l’effettiva spesa delle risorse». «Mentre il dibattito di molti amministratori locali e regionali continua a concentrarsi sulle future risorse del Recovery Fund, sicuramente necessarie alla ripresa economica del Sud, proprio alle nostre latitudini vi sono tantissime risorse comunitarie già stanziate ma inutilizzate per l’effettiva incapacità di spesa delle amministrazioni. Il mio appello – in conclusione – è per non disperdere questi importanti finanziamenti e lavorare, di concerto con la comunità, affinché tutti gli interventi diventino patrimonio collettivo per la crescita del nostro territorio».