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Ugo Pugliese, sindaco di Crotone e l’assessore comunale allo Sport, Giuseppe Frisenda, non possono dimorare nel comune di residenza. Lo ha deciso il gip del tribunale di Crotone, a seguito delle indagini sulla piscina comunale condotte dalla la Digos della Questura di Crotone. Nel mirino è finita la gestione ad una società privata della piscina olimpionica che ha fatto scattare stamane la misura cautelare, richiesta dalla procura di Crotone.
Piscina comunale di Crotone, quando è partita l’indagine?
Indagine partita nel 2018 finalizzata ad accertare l’esistenza di presunte irregolarità circa l’affidamento e la gestione della piscina comunale da parte del Comune di Crotone, ente concedente, al Consorzio Sportivo “DAIPPO”. L’attività investigativa espletata avrebbe trovato riscontro in una certosina attività intercettiva dei soggetti coinvolti oltre che in una corposa acquisizione documentale. Il Comune di Crotone non si è avvalso di una procedura di gara ad evidenza pubblica per la gestione del bene comunale così come previsto dal codice dei contratti pubblici bensì di un affidamento diretto il cui iter è stato dimostrato essere turbato sin dall’inizio.
Per la piscina comunale di Crotone un «vero e proprio accordo collusivo»
Sarebbe emerso un vero e proprio accordo collusivo tra i soggetti appartenenti al Comune di Crotone e i soggetti privati appartenenti al Consorzio Sportivo, i quali avrebbero agito indisturbati attraverso trattative clandestine (fatte di incontri privati e nascosti lontani dalle sedi ufficiali). Il procedimento amministrativo era turbato in quanto non era più la sede naturale del perseguimento dell’interesse pubblico dal momento che gli stessi amministratori comunali agivano violando il principio del buon andamento dell’attività amministrativa.
Gli indagati raggiunti dal divieto di dimora
Il divieto di dimora nel comune di Crotone riguarda anche Daniele Giacomo Carmine Paonessa, direttore dell’Impianto ed Amministratore della piscina comunale per conto del Consorzio Sportivo “DAIPPO”, delegato CONI per la Provincia di Crotone, Emilio Ape, ex dipendente del Comune di Crotone, Presidente della “DAIPPO” sino al 10.09.2018, socio della “Società Libertas Mako Nuoto”, società sportiva dilettantistica a r.l. e attuale Presidente del Consiglio Direttivo della Società Rari Nantes “L. Auditore”, attualmente in quiescenza e infine Giuseppe Germinara, dirigente del Settore 4^ – Lavori Pubblici, Patrimonio, Ambiente e Urbanistica del Comune di Crotone, attualmente in servizio. Tutti ritenuti responsabili del reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente ex art. 353 bis c.p. Indagati a piede libero D. M. G., ritenuto responsabile dei reati di abuso di ufficio in concorso ex art. 323 c.p. e 110 c.p., e D. L. S., per i reati di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente ex art. 353 bis c.p., abuso di ufficio in concorso ex art. 323 c.p. e 110 c.p.