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“Nel video recentemente pubblicato, l’ingegner Marco Ghionna – candidato alla carica di sindaco di Rende e presidente in carica dell’Ordine degli Ingegneri di Cosenza – invita a “guardarsi in casa”, puntando il dito contro presunti “impresentabili” altrui. È una retorica che abbiamo imparato a conoscere: il moralismo a corrente alternata, la purezza invocata a comando, sempre e solo per gli altri”. A dirlo in una nota alla stampa la candidata al consiglio comunale di Rende Elisa Sorrentino.
“Ho già chiarito, come ha fatto il nostro candidato sindaco Giovanni Bilotti, che la mia candidatura e quella di Fabrizio Totera non presenta alcuna ombra: non abbiamo carichi pendenti, non siamo mai stati coinvolti in alcun procedimento giudiziario, né abbiamo mai avuto ruoli – formali o informali – nei fatti che portarono allo scioglimento del Comune di Rende. Il nostro percorso è pubblico, trasparente, radicato in valori di coerenza, lavoro e militanza civica.
Eppure, di fronte a questa chiarezza, Ghionna solleva giudizi generici, mentre nella sua coalizione si registrano episodi che segnaleremo alle autorità competenti giacché presumibilmente destano ben altre preoccupazioni: medici che avrebbero sollecitato voti ai propri pazienti; membri dell’Ordine degli Ingegneri che, sfruttando posizioni istituzionali, avrebbero promosso la candidatura del presidente stesso tra i colleghi, con richieste dirette e riferimenti espliciti al potere decisionale esercitato in ambito professionale. Se questi fatti venissero accertati, ci troveremmo di fronte non solo a una forzatura del codice deontologico, ma a una torsione inaccettabile dell’etica pubblica. Soprattutto alla luce del ruolo di Ghionna, che non è un semplice candidato, ma un docente incaricato proprio di deontologia professionale. Una posizione che richiederebbe sobrietà, distanza dai conflitti d’interesse, rispetto dei confini tra funzione pubblica e ambizione personale”, ha proseguito Sorrentino.
“Ma ciò che più colpisce è l’ambivalenza sistemica. Una postura tipica di una certa destra di governo: moralismi assoluti verso gli avversari, garantismo selettivo per i propri; rigore predicato pubblicamente, opacità tollerata al proprio interno. Una logica corporativa che piega l’etica al tornaconto, che trasforma le istituzioni in strumenti di influenza, e che usa la deontologia come una clava, mai come una regola comune. È esattamente questo il modello che intendiamo contrastare. Non con slogan o risentimenti, ma con trasparenza, coerenza e rispetto delle istituzioni. Perché la credibilità della politica si misura anche – e soprattutto – nella capacità di essere esigenti con se stessi, prima ancora che con gli altri”, ha sottolineato la candidata al consiglio comunale di Rende.
Infine l’affondo con la richiesta di dimissioni: “per questo, nel nome dell’etica pubblica, della dignità delle istituzioni e del rispetto verso tutti i professionisti onesti che compongono l’Ordine, chiedo: le dimissioni dell’ingegner Marco Ghionna dalla presidenza dell’Ordine degli Ingegneri di Cosenza oltre al ritiro dalla lista dei candidati a lui vicino presumibilmente coinvolti in pratiche di propaganda incompatibili con il ruolo ricoperto. Non è più il tempo delle ambiguità. È il tempo della responsabilità!”.