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L’8 e 9 giugno 2024, in Italia, si vota per cinque referendum. In questo caso si tratta di referendum abrogativi: significa che ti viene chiesto se vuoi cancellare una parte di una legge. Se vince il SÌ, quella parte viene tolta. Se vince il NO, resta tutto com’è.
Ma attenzione: per essere valido, il referendum ha bisogno che vadano a votare almeno la metà degli italiani + 1. Se non si raggiunge questo numero, il referendum non conta.
1. Licenziamenti nelle piccole aziende
Situazione attuale:
Nelle aziende con meno di 15 dipendenti, chi viene licenziato senza motivo valido non può essere reintegrato, ma solo risarcito con dei soldi.
Cosa propone il referendum:
Dare anche ai lavoratori delle piccole aziende il diritto al reintegro sul posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo.
- Se vince il SÌ: i lavoratori avranno più protezione, anche nelle piccole imprese.
- Se vince il NO: rimane solo il risarcimento economico, senza reintegro.
2. Contratti a termine
Situazione attuale:
È possibile fare più contratti a termine anche senza una giustificazione, dopo il primo anno.
Cosa propone il referendum:
Togliere questa possibilità e rendere più difficile rinnovare contratti a tempo determinato senza motivo.
- Se vince il SÌ: sarà più difficile usare i contratti a termine in modo continuativo.
- Se vince il NO: continuerà ad essere possibile rinnovare facilmente questi contratti.
3. Sicurezza negli appalti
Situazione attuale:
Se un’azienda affida un lavoro in appalto, la responsabilità sulla sicurezza è solo dell’azienda che esegue il lavoro.
Cosa propone il referendum:
Estendere la responsabilità anche all’azienda che affida il lavoro.
- Se vince il SÌ: entrambe le aziende saranno responsabili per la sicurezza.
- Se vince il NO: solo l’azienda che esegue il lavoro resterà responsabile.
4. Rappresentanza sindacale
Situazione attuale:
Solo i sindacati firmatari di contratti collettivi nazionali possono avere rappresentanti nei luoghi di lavoro.
Cosa propone il referendum:
Permettere a tutti i sindacati, anche quelli più piccoli, di eleggere rappresentanti nei posti di lavoro.
- Se vince il SÌ: anche i sindacati minori avranno rappresentanza.
- Se vince il NO: la rappresentanza rimarrà riservata solo ai sindacati più grandi.
5. Firme digitali per i referendum
Situazione attuale:
Per proporre un referendum servono 500.000 firme, che devono essere raccolte su carta.
Cosa propone il referendum:
Permettere la raccolta delle firme anche online, usando strumenti come SPID o la carta d’identità elettronica.
- Se vince il SÌ: sarà più facile promuovere referendum raccogliendo firme digitali.
- Se vince il NO: le firme dovranno essere raccolte solo su carta.
Come funziona il quorum
Perché il risultato di un referendum sia valido, è necessario che voti almeno il 50% + 1 degli aventi diritto per ciascuno dei quesiti.
Attenzione:
- Le schede bianche o nulle contano nel quorum.
- Se entri al seggio ma non ritiri la scheda, non conti nel quorum.
- Il quorum è separato per ogni quesito: è possibile che alcuni passino e altri no.
Cosa può fare chi vota
- Puoi votare SÌ per cancellare quella parte della legge.
- Puoi votare NO per lasciare tutto com’è.
- Puoi non ritirare la scheda: il tuo gesto non verrà contato tra i votanti.
- Se voti scheda bianca o nulla, verrai comunque contato nel numero dei votanti.