Commissione d’accesso all’Asp di Cosenza nel 2014 al centro di una causa civile terminata pochi giorni fa dinanzi al giudice del tribunale di Cosenza, Carmen Misasi. Nel mirino è finita una società editrice di un quotidiano d’informazione regionale che nel giorno della pubblicazione dell’articolo, aveva riportato fedelmente i contenuti della relazione, a firma dei tre commissari prefettizi. Nel riportare gli esiti conclusivi della commissione d’accesso all’Asp di Cosenza, si evinceva il nome di un uomo, oggi 45enne, originario di Piane Crati, ma residente a San Lucido.

Nella relazione era riportato come il soggetto, che ha denunciato la società editrice, fosse un soggetto pregiudicato «gravato da precedenti per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti». Notizia non vera in quanto l’uomo non ha mai avuto condanne per reati di questo genere ed oggi è un ristoratore che opera nella Costa tirrenica cosentina. Così il giudice Misasi ha accolto la richiesta avanzata dagli avvocati Roberta Provenzano e Donatella Attanasio, quantificando la richiesta risarcitoria in 10mila euro.