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Il verbale del consiglio di amministrazione di Fenice srl, datato fine ottobre, nasconde un mistero: tre pagine e mezzo di testo sono state secretate. Questo documento, depositato presso la Camera di Commercio, rivela però un punto cruciale: Chiara Ferragni e i suoi soci hanno deciso di affidarsi a Claudio Calabi, manager con 76 anni di esperienza e una carriera dedicata alla ristrutturazione di aziende in crisi, per gestire la difficile situazione della società. La decisione arriva dopo lo scandalo che ha travolto Fenice, legato ai pandori Balocco, e un’oscura situazione finanziaria, dato che il bilancio 2023 non è mai stato depositato.
Fenice srl è la società che gestiva i negozi fisici e online del brand “Chiara Ferragni”, noto per il logo dell’occhio azzurro con ciglia. Chiara Ferragni ricopriva il ruolo di amministratore delegato e azionista rilevante, mentre la presidenza era affidata a Paolo Barletta. Tuttavia, negli ultimi mesi, tutti i punti vendita del brand sono stati chiusi. Lo store fisico di Milano ha chiuso i battenti lo scorso agosto, e anche l’e-commerce è ora offline, con il consueto messaggio “We’ll be back soon”, segno di un’attività in sospeso.
Nonostante la notorietà del marchio, i numeri della crisi non sono mai stati resi pubblici, lasciando i contorni della vicenda poco chiari. L’ingresso di Calabi rappresenta un tentativo di riportare ordine, ma la mancanza di trasparenza e le pagine omissate nel verbale lasciano spazio a interrogativi. La situazione rimane intricata, con molte ombre sulle prospettive del brand e del suo futuro.