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Dignità… questa sconosciuta! Eppure la invoca Pierluigi Caputo, oggi, novello pasdaran di Roberto Occhiuto, da sempre, accolito di Mario Occhiuto e complice dello sfascio di Cosenza nel nefasto decennio, durante il quale, il centrodestra scriveva, finanche, bilanci falsi. E Caputo, in Consiglio, li approvava zitto e mosca. Alla faccia della dignità!.
Cosicché, appena Franz Caruso tocca due nervi terribilmente scoperti, chiedendo – come è giusto che sia – risposte su questioni di fondamentale importanza per la città e la sua vasta area urbana (la metropolitana leggera Cosenza-Rende-Unical e il nuovo ospedale HUB della città di Cosenza), c’è un cortigiano dei fratelli Occhiuto, questa volta è toccato al Caputo, che insorge, viperino e, avendo una coda di paglia lunga chilometri e chilometri, (e chi ha la coda di paglia, ha sempre paura che gli pigli fuoco!), goffamente, mena il can per l’aia, sposta il tiro e, anziché rispondere nel merito, si avventura in un farneticante delirio denigratorio. Alla faccia della dignità!
E, nel frattempo, il Governatore, ormai ostaggio delle mire espansionistiche del fratello senatore, previo osceno olocausto della democrazia (leggasi legge regionale omnibus del maggio 2023, che ha abrogato, il comma 3 dell’art. 5 della legge regionale n. 15 del 2006!), vorrebbe imporre, in una visione padronale e feudataria delle istituzioni, la Città unica attraverso un percorso di obbrobrioso dispotismo. Un atto scellerato di chiara matrice fascista. Della serie i Comuni, amministrati da maggioranze, che non mi piacciono, li sciolgo, dalla sera alla mattina, nell’acido della conurbazione. E allora, contro questo obbrobrio, di chiara matrice fascista, è giusto mobilitarsi anche nelle aule di giustizia, affidandosi alle cure di due avvocati di chiara fama nazionale, non amici degli amici.
Per difendere la dignità – si, qui e ora, la dignità soccorre appropriata – del Consiglio comunale di Cosenza e della popolazione della Città di Cosenza, che, insolentemente, la maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale ha trasfigurato, banalmente, in comparse di un effimero simulacro semplicemente, consultivo, che, come tale, è una farsesca presa in giro. Ecco spiegate le sacrosante ragioni della provvida iniziativa giurisdizionale. Restano, però, da spiegare e fino a oggi neanche il Caputo le ha spiegate, le arcane e torbide ragioni, che hanno condotto, Caputo Presidente del Consiglio comunale, l’Ente municipale alla bancarotta finanziaria.
E, allora, giù la maschera, Caputo. Voi, Caputo, siete stati i distruttori della Città, che avete trasformato in quel letamaio, dal quale noi, faticosamente, la stiamo affrancando, per ridarle onore e orgoglio. E, allora, giù la maschera, Caputo. Voi, Caputo, siete i nemici capitali della città unica. Per voi la città unica vuole essere solo un artificio per attribuire il potere di scioglimento di qualsiasi Consiglio comunale della Calabria al Presidente della Regione, mentre la Costituzione e la legislazione nazionale lo assegnano, unicamente, al Presidente della Repubblica.
Questo è il vostro vero, unico e ossessivo obiettivo. Per il resto la Città unica l’avete già distrutta. La metropolitana leggera Cosenza – Rende – Unical l’avete selvaggiamente depennata. A Cosenza avete scippato il nuovo Ospedale e la localizzazione a Rende è un film ancora tutto da vedere. Non avete attratto neppure un centesimo di euro a titolo di nuovi finanziamenti e, nel frattempo, resta un inquietante mistero: che fine hanno fatto i cospicui finanziamenti destinati all’efficientamento delle reti idriche di Cosenza e dell’ area urbana? Rischiano di essere, irreparabilmente, persi, per vostra esclusiva responsabilità, anche i fondi per la depurazione.
Non è stata finanziata nemmeno una solo infrastruttura funzionale a facilitare la conurbazione. Anzi, tutt’altro. Non avete realizzato una sola opera fra quelle previste nella compensazione dell’accordo stipulato, all’epoca, dall’allora Presidente Mario Oliverio con il già sindaco Mario Occhiuto. Lo stesso parco del benessere noi lo abbiamo ereditato come opera, vergognosamente, incompiuta e da voi, spudoratamente, utilizzata solo per fare saltare il collegamento metropolitano con l’Università. Questo è il devastante scempio che avete perpetrato, infiocchettandolo con centinaia di migliaia di euro, dilapidati in fuochi d’artificio e spettacoli megagalattici Alla faccia della città unica e della dignità!!
Totò, a questo punto, direbbe: “Ma mi faccia il piacere, Caputo!” Noi, scimmiottando il grande De Curtis diciamo: governatore Roberto Occhiuto ci faccia il piacere di rispondere queste due semplici domande. Che cosa vuol fare con il nuovo ospedale di Cosenza? I fondi distratti dalla realizzazione della metropolitana leggera Cosenza, Rende, Unical su quali opere ed infrastrutture saranno indirizzati? Attendiamo, trepidanti, l’ardua sentenza!”.
Giuseppe Ciacco
consigliere comunale e provinciale di Cosenza