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Condivido la posizione espressa dagli onorevoli Simona Loizzo e Alfredo Antoniozzi. Lo slittamento dello scioglimento dei tre comuni a febbraio 2027 non è una buona novella. Avevo già espresso le mie perplessità sul rinvio in due interventi pubblicati dalla stampa locale il 2 agosto 2024 e il 5 ottobre scorso. Se, in caso di un’auspicabile vittoria del SI, il Consiglio regionale riterrà troppo ravvicinata la data del 2025 in considerazione del fatto che il voto dovrà essere preceduto dal provvedimento di scioglimento dei tre comuni e indetto successivamente dai commissari che saranno nominati dalla Prefettura, sarebbe più ragionevole a mio avviso, tenere le elezioni il primo febbraio del 2026.
La data del 2027 suggerita esclusivamente da ragioni di realpolitik risulta incomprensibile ai più. Non si capisce perché per avviare il procedimento di fusione dei tre comuni bisogna attendere due anni mentre a Corigliano Rossano e Casali del Manco dove la buona politica è riuscita a mettere insieme persino ausoni e bizantini, lo scioglimento dei comuni preesistenti è avvenuto poco più di tre mesi dopo lo svolgimento del referendum consultivo ancorché in assenza della conurbazione che ormai da diversi anni si è realizzata nei comuni di Cosenza Rende e Castrolibero.
Un percorso più ravvicinato consentirebbe alla città delle tre città di avviare verso una rapida soluzione alcune urgenti problematiche tra le quali, ad esempio, la realizzazione di un’unica azienda di trasporto pubblico e il collegamento stradale tra i viali parco di Cosenza e Rende. Ed in effetti, a distanza di quindici anni dalla realizzazione del viale rendese permane ancora quella discontinuità che determina a Roges un traffico veicolare molto lento e caotico in alcune ore della giornata. Gli automobilisti e l’ambiente trarrebbero notevoli benefici dalla realizzazione dell’opera.
Dopo il fallimento dell’AMACO urge realizzare un’unica azienda di trasporto pubblico e corsie stradali preferenziali e sicure, non solo per salvaguardare i posti di lavoro a tutti i dipendenti ma anche per assicurare alla comunità un servizio efficace e veloce in grado di collegare con propri mezzi l’Università, tutti i quartieri di Cosenza, Rende e Castrolibero, le frazioni, le stazioni ferroviarie e le aree industriali. Si otterrebbero importanti economie di spesa e gli utenti ne trarrebbero notevoli vantaggi in quanto non sarebbero costretti a cambiare più volte mezzo di trasporto per giungere a destinazione. Il servizio potrebbe essere esteso successivamente anche alla vasta area che va da Montalto a Piano Lago, dalle Serre alla Presila fino alle pendici dell’appennino paolano.
di Piero Minutolo – Presidente associazione “Io partecipiamo” ed ex Sindaco di Cosenza