di Luciano Bonanno*

Dopo un lungo periodo di silenzio a seguito dei vari eventi accaduti all’ente comunale della città di Rende, alla quale mi lega un profondo affetto, penso sia arrivato il momento d’esprimere il mio pensiero da ex consigliere in merito alla costituzione di questa futura città unica.

Nella Consapevolezza, della grande importanza e dell’impatto che essa potrebbe avere su tutto l’hinterland cosentino, ma anche di una tempistica maggiore per poter essere assimilata da parte dell’intera cittadinanza, con un processo guidato che avrebbe dovuto delucidare chiaramente i vari aspetti positivi e/o negativi e la relativa incidenza degli stessi sulla costituzione della futura città, consapevole di tutto ciò, sinceramente non capisco come mai, in primo luogo ci sia stata questa sorta d’accelerazione così repentina su un procedimento quasi naturale.

In un certo senso le tre aree, quella di Cosenza, di Rende e di Castrolibero sembrano già d’appartenere ad una città unica ed in alcuni casi difficilmente si capisce dove finisce una ed inizia l’altra e viceversa, ed in secondo luogo come mai non sia stato incluso il comune di Montalto all’interno di questo progetto politico così ambito, considerando che l’espansione urbanistica dell’intera area urbana si protrae verso nord. Del resto mi auguro, che non vada perso tutto il lavoro che è stato fatto nel corso di tutti questi anni di militanza e di battaglie politiche che sono state fatte, che per quanto riguarda la mia personalità, ho sempre cercato di mandare avanti con tanti sacrifici, mettendoci la faccia con passione e dedizione senza mai arrendermi.

Ricordo ancora le battaglie fatte per la costruzione del centro dei bambini autistici da me protocollato nel 2012, di una grande opera di bonifica per oltre 5.300.000 euro, così per come stabilita nel piano di caratterizzazione, che è stata per me motivo determinante della mia scesa in campo nell’ambito politico, della mia proposta per una maggiore valorizzazione dei torrenti Emoli e Surdo con la realizzazione di attività ludiche e commerciali per rilanciare lo sviluppo del commercio stesso. Le verie battaglie per la manutenzione del manto stradale, dell’illuminazione e del miglioramento degli impianti idrici e fognari oramai obsoleti, fatiscenti e sotto dimensionati per questa popolazione da anni in crescita.

La proposta migliorativa in parte sviluppata della raccolta differenziata che sembra aver dato i suoi frutti con l’introduzione dei mastelli carrellati di maggior capienza, togliendo i mastelli singoli e personali oramai obsoleti e sotto dimensionati anch’essi, all’interno dei vari condomini per avere molta più praticità del sistema di raccolta differenziata e più pulizia dell’intera città.

Concludo dicendo che aldilà di tutto quello che potrà accadere, città’ unica SI o città unica NO, mi resta solo da dire, che c’è ancora tanto tanto impegno e lavoro da fare da parte di tutti per questa gradevole comunità calabrese, barlume del sud Italia, compresa la grande responsabilità per la costruzione del nuovo ospedale con annesso policlinico universitario che andrà in un certo qual modo a tutelare e a dare speranza ai tanti malati che gravitano su quest’attuale area urbana o futura città unica.
*Luciano Bonanno, già consigliere comunale di Rende