Il Tribunale ordinario di Cosenza, Sezione Lavoro, ha emesso una sentenza che fa luce sulla validità delle conciliazioni sindacali, dichiarando nulli i verbali sottoscritti tra una società di commercio di articoli sportivi e un dipendente. La decisione, pronunciata dal giudice del lavoro Silvana Domenica Ferrentino, ha accolto le richieste del lavoratore, con il patrocinio dell’avvocato Oreste Via, per il riconoscimento delle differenze retributive e del corretto inquadramento professionale.

Il caso riguarda la disputa tra un lavoratore e la società in cui lo stesso lamentava di aver svolto mansioni superiori e un orario di lavoro maggiore rispetto a quanto contrattualmente stabilito. In particolare, il ricorrente contestava la validità dei verbali di conciliazione firmati periodicamente, sostenendo che tali documenti non riflettevano la reale situazione lavorativa e che erano stati sottoscritti in condizioni che ne compromettevano la validità.

Il Tribunale ha esaminato attentamente le circostanze in cui sono stati firmati i verbali di conciliazione, rilevando che questi venivano sottoscritti presso la sede della società e che i lavoratori non erano adeguatamente informati sul loro contenuto. La sentenza del Tribunale ha sottolineato un principio fondamentale: la sede aziendale non è considerata una “sede protetta” idonea a garantire la libera determinazione del lavoratore in una conciliazione.

Richiamando una recente pronuncia della Corte di Cassazione (n. 10065 del 2024), sostenuta dalla difesa del lavoratore, il giudice ha affermato che la conciliazione in sede sindacale deve avvenire in un ambiente neutro e con l’effettiva assistenza di un rappresentante sindacale, al fine di tutelare i diritti del lavoratore. Inoltre, il Tribunale ha evidenziato che i verbali di conciliazione erano viziati anche nel merito, in quanto privi di effettive concessioni reciproche tra le parti e non corrispondenti a reali rivendicazioni del lavoratore, conseguentemente condannando la società alle differenze retributive per mansioni ed orario superiore rivendicate dal lavoratore.

Questa sentenza rappresenta un importante precedente per la tutela dei diritti dei lavoratori, in particolare per quanto riguarda la validità delle conciliazioni e l’importanza di garantire un ambiente di negoziazione trasparente e protetto.