Un gesto involontario, dettato dalla distrazione e da un momento di routine domestica, poteva trasformarsi in tragedia. È successo in Brianza, dove un uomo di 50 anni ha accidentalmente ingerito un mix di candeggina e solventi chimici, scambiandolo per semplice acqua. La causa? Un contenitore riciclato che ha tratto in inganno l’uomo, intento a fare le pulizie nel giardino di casa.

Il momento dell’incidente

Era una calda giornata di aprile e il 50enne stava approfittando del bel tempo per sistemare alcuni vasi di fiori. Al telefono con un amico, probabilmente distratto dalla conversazione, ha afferrato una vecchia bottiglia di plastica, apparentemente contenente acqua, e ne ha bevuto un sorso. In realtà, dentro c’era un composto tossico a base di candeggina e altri detergenti fai-da-te, usato poco prima per la pulizia degli oggetti da giardino.

Il gusto sgradevole lo ha subito allarmato. Ha immediatamente sputato il liquido e si è precipitato al pronto soccorso dell’ospedale di Merate, temendo le conseguenze dell’errore.

Diagnosi e paura: interviene il Centro Antiveleni

Una volta arrivato in ospedale, l’uomo è stato sottoposto a una serie di controlli per verificare l’entità dell’avvelenamento. I medici hanno contattato gli specialisti del Centro Antiveleni dell’ospedale Niguarda di Milano per una valutazione tempestiva della situazione. La decisione è stata quella di procedere con una gastroscopia per escludere ustioni o lesioni gravi al tratto digestivo.

Fortunatamente, gli esami hanno evidenziato soltanto una leggera irritazione della mucosa esofagea, e nessun danno interno grave. L’uomo è stato comunque trattenuto in osservazione per diverse ore, come misura precauzionale, ma le sue condizioni sono rimaste stabili e non destano preoccupazione.

Un errore banale, ma potenzialmente pericoloso

L’episodio evidenzia quanto possa essere rischioso conservare sostanze pericolose in contenitori riciclati o non adeguatamente etichettati. In questo caso, il detergente artigianale — un mix probabilmente utilizzato per disinfettare superfici esterne o pulire i vasi — era stato versato in una bottiglietta di plastica dell’acqua minerale, identica a quelle usate comunemente per idratarsi durante le giornate calde.

Una svista che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi se il liquido fosse stato ingerito in quantità maggiore o se l’uomo non si fosse accorto del sapore anomalo in tempo utile. Il riflesso immediato di sputare il contenuto ha probabilmente evitato danni più seri.